Un investigatore privato argentino ha ritrovato in un magazzino una lista creduta distrutta. Dentro vi ha trovato i nomi di 12mila nazisti e dei loro conto correnti.
Pedro Filipuzzi è un investigatore privato che vive in Argentina. Duramente una sua ricerca, si è imbattuto in un documento storico dal contenuto sorprendente. Dentro infatti c’erano i nomi di moltissimi nazisti.
Ha raccontato di aver trovato in un vecchio magazzino una lista vecchia di 80 anni, che oltretutto era stata considerata distrutta da molto tempo. Dentro quella lista ci sono 12 mila nomi, e secondo una prima ricostruzione, sembra che appartengano a dei nazisti che sono scappati dalla Germania in un periodo di tempo compreso tra gli anni trenta e gli anni quaranta. Sembra poi che queste persone, abbiano utilizzato il Sudamerica come base per effettuare delle operazioni finanziarie. Stando a quanto riportato, grazie a delle “triangolazioni” bancarie, riuscivano a convertire la moneta tedesca in dollari. Quegli gli ha permesso successivamente di trasferire questo denaro in dei conti correnti in Svizzera.
La lista scoperta da Filipuzzi non conteneva soltanto i nomi dei nazisti: c’erano anche le loro operazioni finanziarie
Sembra dunque che Filipuzzi non solo abbia trovato una lista in cui sono contrassegnati i nomi di 12 mila nazisti, ma che in quello stesso documento ci sia anche il resoconto delle loro ”malefatte” finanziarie. Si ritiene infatti che il denaro contenuti in quei conti correnti, fosse il frutto dei sequestri dei beni di valori agli ebrei tedeschi. Simon Wiesenthal è una Ong statunitense famosa per la sua ricerca dei nazisti sfuggiti agli arresti dopo la fine della seconda guerra mondiale. Il centro a cui si è rivolto Filipuzzi, dopo aver esaminato il documento, ha dichiarato che: “Riteniamo che questi conti a lungo inattivi contengano denaro saccheggiato alle vittime ebree“.
L’Ong ha poi cercato di ricostruire la vicenda attraverso il suo sito. Raccontano che durante gli anni trenta il regime militare argentino accolse nel paese tantissimi nazisti che provenivano dalla Germania. Wiesenthal ha dichiarato che fino al 1938, in Argentina risiedevano circa 1.400 nazisti che ricevevano l’appogio di altre 12mila persone che appartenevano ad organizzazioni di copertura. Queste associazioni servivano proprio per realizzare le triangolazioni bancarie necessarie a importare il denaro dalla Germania all’Argentina, per poi finire nei conti svizzeri.
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Ariel Gelblung, direttore del centro Wiesenthal, ha spiegato che:“Molti dei nomi elencati erano collegati a società filo-naziste nella lista nera degli Stati Uniti e del Regno Unito durante la seconda guerra mondiale”