Dopo il trionfo del film sudcoreano Parasite all’ultima edizione degli Oscar, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva attaccato Hollywood e deriso il vincitore della statuetta più ambita dal mondo del cinema americano. Trump aveva infatti ironicamente detto: “Ridateci Via col Vento”. Ma The Donald avrà effettivamente mai visto il film di Victor Fleming?
Durante un comizio in Colorado, Donald Trump ha pubblicamente deriso il film sudcoreano Parasite, vero trionfatore dell’ultima edizione degli Oscar. Il Tycoon, deridendo il capolavoro di Bong Joon-ho, aveva espresso una certa nostalgia per i film del passato, tra cui Via col Vento di Victor Fleming. Ma la domanda che si sono posti in molti è la seguente: Trump avrà mai visto il film che ha citato come esempio di buon cinema?
“Abbiamo avuto tanti problemi con la Corea del Sud per il commercio, e loro (i membri dell’Academy, ndr) l’hanno premiata con il miglior film dell’anno. È stato giusto? Non lo so”, aveva affermato il Presidente americano. Che ha poi continuato: “Che diavolo! Era il miglior film straniero, ma che vuol dire il miglior film, non era mai successo. C’erano tanti grandi film”, ha detto Trump. “È tempo di tornare ai classici dell’epoca d’oro di Hollywood. Possiamo tornare per favore a Via col Vento?”. Come spesso accade con i discorsi di Donald Trump, in molti si sono chiesti quanto fosse casuale il paragone con il film di Flaming. È stata una mossa calcolata quella di paragonare Parasite, una divertente satira contro il capitalismo e la gentrificazione, a Via Col Vento, da molti considerato (forse un po’ superficialmente) come l’elegia razzistica dell’aristocrazia seconda forse solo a Birth Of A Nation negli annali della propaganda cinematografica americana? O forse è stato casuale e Via Col Vento è solo un titolo pescato a casaccio dal grande cestone dei film hollywoodiani degli anni ’50?
Visto adesso, infatti, il film di Victor Fleming fa un certo effetto e ci fa riflettere su come la sensibilità su determinati argomenti sia (fortunatamente) mutata nel corso del tempo. Via col vento è uno dei film più citati di sempre, ma forse anche uno dei meno visti da chi lo cita continuamente (e Trump potrebbe essere uno di questi casi). È un film che, ad esempio, contiene scene che oggi sarebbero inaccettabili: un momento in cui un bianco parla di una donna definendola “negra scema”, con personaggi di colore che si esprimono con i verbi all’infinito, momenti e dialoghi oltremodo melodrammatici con frasi artificiose che nessuno userebbe mai (“Dite che mi amate. Vivrò di quest’istante tutta la vita”).
Anche all’epoca nessuno ne parlò come di uno dei migliori film di sempre, ma invece in molti lo considerarono un trionfo industriale. Il critico di The Nation scrisse: “Via col vento è un notevole evento per la storia dell’industria cinematografica, ma solo un piccolo risultato per l’arte cinematografica”. Così Il New York Times ne parlò come del film “più ambizioso di sempre”. Come spiegò John Wiley Jr, autore di un libro sulla produzione e le riprese di Via col vento, il film di Flaming fu “il film in cui Hollywood fece Hollywood più che mai”. E forse allora è questo il desiderio di Donald Trump. Make Hollywood Great Again.
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