17 persone sono state arrestate con l’accusa di corruzione. Si tratta di imprenditori, medici, faccendieri e dipendenti ASL della stessa provincia.
Un tentativo di truffa nei confronti del Sistema Sanitario Nazionale non è andato a buon fine. E lo stop alle operazioni, che avevano alla base tutta una serie di tentativi di corruzione, è stato dato questa mattina. A mettere a segno l’operazione sono stati i carabinieri del Nucleo Anti-sofisticazione di Caserta. Così sono scattate le manette per 17 persone, le quali hanno ricevuto accuse e ipotesi di reato a vario titolo. In primis, come detto, si parla di corruzione ma anche di associazione a delinquere.
Sulle 17 persone arrestate, sono 14 quelle che hanno ricevuto una ordinanza restrittiva. Le accuse, a vario titolo, sono quelle di associazione per delinquere finalizzata al falso, alla ricettazione, alla corruzione e alla truffa aggravata. Nel mirino, come abbiamo detto, c’era il Sistema Sanitario Nazionale, per cercare di ottenere fondi in maniera illecita. Tra gli indagati trovano spazio imprenditori, medici, faccendieri e dipendenti ASL della stessa provincia. Questi avrebbero creato una rete grazie alla quale guadagnare denaro in maniera illecita.
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Tutto sarebbe stato possibile grazie alla sottrazione di fondi nei confronti del SSN. Ma non si tratta del primo caso nel corso degli ultimi mesi, che vede come protagonisti funzionari dell’Azienda Sanitaria Locale campana. Già a luglio dello scorso anno, infatti, erano scattati nuovi arresti da parte delle forze dell’ordine. Sempre il Nas di Caserta era sceso in campo per fermare un caso di corruzione e di truffa nei confronti dell’azienda. Così finirono in manette due persone, un ex primario dell’ospedale Sant’Anna di Caserta e la moglie.
Tra le altre cose, la donna era anche sorella del boss della Nco Pasquale Scotti. Nel nuovo caso emerso questa mattina, e portato alla luce all’alba odierna, sarebbe stata creata una vera e propria rete tra funzionari dell’Asl casertana. Il tutto grazie all’aiuto di alcuni imprenditori locali, i quali avrebbero favorito le operazioni all’interno delle strutture sanitarie. A perdere denaro in maniera troppo repentina per non destare sospetto, era il Sistema Sanitario Nazionale. Nella conferenza stampa prevista per le 10.30 arriveranno ulteriori informazioni su questa rete di corruzione.
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