La notte tra oggi e domani potrebbre portare un picco di 110 centimetri. Dunque torna l’incubo dell’acqua alta sulla Laguna, dopo i danni registrati nei mesi scorsi.
Mentre il Nord Italia combatte la diffusione del Coronavirus, non mancano altri problemi in giro per il Paese. E ancora una volta la città che viene colpita è quella di Venezia. Sulla Laguna si teme per una piaga che ha già riguardato la città veneta a cavallo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Stiamo parlando dell’acqua alta, una calamità che ha già fatto dei danni sia a livello ambientale che a livello economico per Venezia. L’acqua alta potrebbe tornare a fare capolino fin dalle prossime ore.
Nei prossimi giorni, infatti, è previsto un netto peggioramento delle condizioni meteo sulla città di Venezia e in tutta la Laguna. Da qui anche l’arrivo di forti piogge che potrebbe portare a un nuovo innalzamento del livello dell’acqua attorno alla città. Ed ecco che il pericolo dato dall’acqua alta tornerà a farsi minaccioso, anche se per un periodo di tempo abbastanza limitato e quindi con un pericolo inferiore rispetto a quanto è accaduto nei mesi scorsi.
Torna l’acqua alta a Venezia
A dare notizia del ritorno del pericolo dell’acqua alta sono stati i vertici del Centro Maree del Comune di Venezia. Nella mattina appena trascorsa, infatti, è stata data l’allerta per le condizioni del mare attorno alla città lagunare. In particolare, la situazione potrebbe essere complicata a causa dei venti di scirocco che stanno per soffiare sul Nord Italia. E allora ecco che nella prossima notte potrebbero esserci i primi fenomeni di acqua alta su Venezia.
Si parla anche di un picco massimo di 110 centimetri di altezza dello specchio d’acqua che circonda la città veneziana. La marea più alta, infatti, dovrebbe registrarsi intorno alle 2 della prossima notte, quella tra lunedì e martedì. In un certo senso potrebbe rivelarsi un problema meno grave di quello dei mesi scorsi, proprio per il fatto che il picco si registrerà di notte. Quindi con gli esercizi commerciali chiusi e con meno affluenza di persone in giro per la città. Dunque potremmo parlare di un fenomeno di acqua alta meno pericoloso rispetto a quello dei mesi scorsi.