Seconda vittima negli USA: i casi accertati sono 89

Comincia a diventare preoccupante la velocità con il quale il coronavirus si sta imponendo negli Stati Uniti: dopo la notizia di una positività a New York è confermata una seconda vittima.

Donald Trump durante la conferenza stampa sull’emergenza coronavirus (Photo by Alex Wong/Getty Images)

Un altro decesso a Seattle

La notizia viene data dalla CBS e poi confermata dalla Reuters che cita fonti del governo dello Stato di Washington. Si tratta di un uomo residente come la prima vittima nella contea di King, nel pieno centro di Seattle. Ancora non è dato sapere se questo decesso sia in qualche modo direttamente collegato al primo. Ma è certo che la preoccupazione comincia a montare in modo molto diffuso.

Primo riscontro a New York

Stando agli ultimi dati che sono in costante aggiornamento, i casi di positività negli Stati Uniti sarebbero 89, almeno una ventina dei quali riguardano persone ricoverate in terapia intensiva e in gravi condizioni. Riscontri arrivano dal Delaware, dal Maryland e dalla Florida, anche se il caso di cui tutti parlano è quello svelato questa mattina a New York e commentato anche dal governatore Andy Cuomo. “Sappiamo che la donna di 30 anni che ha contratto in virus è in buone condizioni e non corre pericolo di vita – dice Cuomo – è in isolamento all’interno della sua abitazione dopo essere stata ricoverata per alcune ore in ospedale a Manhattan. Non è il caso di definirla una sorpresa: dall’inizio ci aspettavamo qualcosa del genere anche qui a New York considerando il grandissimo flusso di persone dalle zone a rischio anche prima che provvedessimo a restringere il campo di voli e collegamenti”.

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La seconda vittima

La seconda vittima sarebbe un uomo di settantanni, anche lui in condizioni non buone e in cura per diversi problemi pregressi. Aveva contratto una polmonite ed era stato ricoverato all’Evergreen Health di Kirkland dove è deceduto poco dopo il ricovero per complicazioni cardiorespiratorie. Un caso molto simile a quello della prima vittima. Nell’ospedale di Kirkland sarebbero risultate positivi anche un medico e due infermiere. La Florida in queste ultime ore sembra avere riscontrato alcuni casi di positività a distanza di poche ore l’uno dall’altro ma è lo stato di Washington, in particolare con Seattle il focolaio più preoccupante con tredici casi conclamati.

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La clinica EvergreenHealth Medical Center dove un paziente di coronavirus è morto poche ore fa (Photo by JASON REDMOND/AFP via Getty Images)

Cinque casi in California

Anche negli Stati Uniti c’è stata ressa per le mascherine protettive e i presidi medici per l’igiene personale di mani e volto. Cinque i casi accertati in California in tre diverse contee: due sono infermieri dipendenti dcell’ospedale di NorthBay a Vacaville, California, una settantina di chilometri a sud della capitale Sacramento. Un altro caso è stato individuato a Santa Clara. Si tratta di una donna rientrata da pochi giorni da un viaggio in Egitto. Anche il marito sarebbe risultato positivo al tampone.

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