Lʼannuncio è stato dato dal Pontefice stesso durante lʼAngelus: “Purtroppo il raffreddore mi costringe a non partecipare”. Continuano i controlli in Vaticano.
Papa Francesco deve restare a casa. Eì il Pontefice stesso a dirlo durante l’Angelus nel quale spesso si è dovuto interrompere a causa di una tosse continua e fastidiosa. Ed è costretto a saltare l’annuale appuntamento con Ariccia. “Purtroppo il raffreddore mi costringe a non partecipare quest’anno, seguirò le meditazioni da qui”, ha detto, chiedendo preghiere per il ritiro quaresimale della Curia. Il Papa dunque non sarà fisicamente alla Casa del Divin Maestro, ma seguirà gli esercizi spirituali da Casa Santa Marta in Vaticano.
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Bergoglio continua ad avere raffreddore e tosse. E’ da giovedì che il pontefice, a causa di questa indisposizione, è rimasto a Santa Marta, dove ha proseguito a celebrare messa e ad avere pochi incontri, rinunciando invece agli appuntamenti fuori dal Vaticano e anche a quelli in agenda nel Palazzo Apostolico. Nel frattempo intorno al Vaticano sale l’allerta per il coronavirus, Sono state messe in atto nuove disposizioni per i controlli. Per accedere a piazza San Pietro le forze di sicurezza hanno fatto in modo che le file fossero più ordinate agli ingressi. I pellegrini sono stati controllati uno alla volta, garantendo una distanza di diversi metri tra chi viene controllato e le persone che erano dietro. Dopo il primo passaggio ce n’era un secondo, come al solito ai metal detector sotto il colonnato, dove gli addetti non sono comunque al momento dotati di termo scanner. Gli Esercizi Spirituali ad Ariccia, che il Papa seguirà a distanza, sono predicati quest’anno dal padre gesuita Pietro Bovati, segretario della Pontificia Commissione Biblica. Fu lo stesso Francesco nel 2014 a stabilire che per la Curia il ritiro quaresimale dovesse svolgersi fuori dalle mura vaticane.