A seguito del risultato del secondo tampone effettuato su una donna di 57 anni, risultata quindi positiva al test sul coronavirus, le ricerche si stanno concentrando sui contatti che la paziente ha avuto durante il suo volo di ritorno da Milano a Catania.
La 57enne è stata in effetti il primo caso di contagio da coronavirus a Catania. La signora, tuttavia, tornava da un viaggio in Lombardia (regione focolaio in Italia), dove era andata a trovare la figlia che vive nei pressi di Milano. La donna era risultata asintomatica (come del resto quasi la metà dei contagiati nel nostro Paese), ed è stato quindi disposto per lei un periodo di quarantena domiciliare.
Fondamentale, però, ricostruire i contatti che la paziente ha avuto durante il suo viaggio, e altrettanto fondamentale è rintracciare i passeggeri che hanno volato sul suo stesso aereo.
Sebbene le condizioni di salute della donna non destino alcun tipo di preoccupazione, l’Usmaf (ovvero l’organismo ministeriale deputato ai controlli sanitari) è al momento attivo per ricostruire tutti i suoi spostamenti, da quando domenica sera è atterrata a Catania.
L’organismo sta inoltre provvedendo a rintracciare i compagni di volo della signora, soprattutto i suoi vicini di posto, chiedendo indicazione ai responsabili aeroportuali. Una volta rintracciati i passeggeri, questi verranno sottoposti a controlli ed eventualmente a un periodo di isolamento precauzionale per scongiurare il rischio contagio.
Congiuntamente a queste misure, l’Usmaf si starebbe impegnando anche a ricostruire l’agenda della 57enne prima della somministrazione del test sul Covid-19. Importante, infatti, è cercare di risalire alle persone con cui potrebbe essere entrata in contatto prima dei risultati del tampone, e che potrebbero quindi essere state colpite dall’infezione.
“In Sicilia tre dei quattro pazienti risultati positivi ai test sul coronavirus sono guariti e un quarto è in fase avanzata di guarigione mentre negli ospedali, dopo i primi giorni di preoccupazione per gli allarmi provenienti dal resto d’Italia, la situazione è sotto controllo. Nelle aree esterne ai nosocomi sono state allestite le tende da campo fornite dalla Protezione civile per il triage di chi si presenta accusando sintomi influenzali: sono 40 in totale le tende posizionate”. Questa la comunicazione ufficiale dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che rassicura dunque come il piano d’emergenza coronaviurs in Sicilia sia sotto controllo.
“Oltre a gestire le emergenze c’è tutto un lavoro che riguarda l’ordinario e noi siamo impegnati costantemente su questo fronte. Stiamo recependo tutti gli aggiornamenti delle circolari emanate a livello centrale, abbiamo recepito il provvedimento per la protezione del personale interno delle strutture sanitarie e le ulteriori indicazioni per i ragazzi che vanno a scuola, per chi deve tornare al lavoro e per i soggetti e il personale delle case circondariali. Siamo in contratto con tre ministeri: Sanità, Istruzione e Giustizia”, sottolinea infine l’assessore.
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