Tre uomini di origini albanesi sono finiti in manette, sorpresi a imbustare la droga. L’operazione è stata condotta dai poliziotti della Squadra Mobile di Milano.
Il Coronavirus sempre più diffuso non ferma le attività criminali, nemmeno nelle zone in cui ha attecchito con maggiore intensità. E allora ecco che le forze dell’ordine sono costrette a sgominare nuove organizzazioni criminali anche in Lombardia. È questo il caso avvenuto in provincia di Bergamo, dove è stata scoperta una vera e propria centrale della droga. Sono finiti in manette tre persone, tutte di origini albanesi, la cui corsa si è arrestata nelle scorse ore grazie al tempstivo intervento degli agenti di polizia della provincia orobica.
Di fatto è stata scoperta una vera e propria raffineria di droga a cielo aperto. Al suo interno sono stati trovati diversi chili di sostanze stupefacenti, che sono state sequestrate dagli agenti nel corso dell’operazione. Nello specifico, sono stati portati via dall’edificio circa dieci chili di eroina e poco più di un chilo di cocaina. A compiere la fase finale di questa operazione sono stati gli agenti di polizia della Squadra Mobile di Milano. La fase clou si è verificata nelle prime ore del mattino di giovedì, quando è avvenuta l’irruzione nella raffineria.
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Nei giorni precedenti, anche grazie ad alcune perlustrazioni effettuate da uomini in borghese, è stato scoperto l’edificio. Una raffineria di droga posta alla periferia di un paese in provincia di Bergamo. All’interno dello stabile veniva raffinata la sostanza stupefacente che arrivava ancora grezza dall’Albania. Grazie a una serie di scambi che avvenivano nella massima sicurezza, gli addetti alla raffinazione della droga riuscivano a metterla negli appositi contenitori, per poi metterla nelle mani degli spacciatori di Bergamo e provincia.
Ma un paio di giorni fa è avvenuta l’irruzione delle forze dell’ordine che hanno posto fine a questa attività. Al momento di addentrarsi nell’edificio i poliziotti della Squadra Mobile di Milano hanno trovato tre uomini al suo interno. Erano tutti e tre intenti a raffinare le sostanze stupefacenti di cui sopra, che sono state tutte sequestrate. Per loro è scattata subito l’ordinanza di custodia cautelare, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti dedicate allo spaccio.
