Di Maio: “Non esiste fare le scarpe al governo durante un’emergenza sanitaria”
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Di Maio ai ministri: «Mi dimetto», alle 17 l’annuncio - meteoweek
Il ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio chiede agli alleati di governo lealtà e chiarezza in un momento di grande difficoltà.
“Una crisi che non dovrebbe esistere”
Intervenendo durante la conferenza stampa sull’apertura del nuovo Campus della Leonardo SpA a Pomigliano D’Arco, Luigi Di Maio torna sull’argomento crisi di governo anche in considerazione delle voci che vedono la maggioranza sempre più instabile e Italia Viva sempre più fuori dalla coalizione. “In nessun paese del mondo durante una crisi come quella del coronavirus, che è anche una crisi economica – dice Di Maio – qualcuno si sogna di fare le scarpe al governo. Vediamo di non guadagnare questo primato perché non lo meritiamo come Italia. Siamo a lavorare per la salute dei cittadini e delle aziende”.
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Grande crisi, ma senza allarmismi
La crisi è grande anche se riguarda una porzione di territorio minima: “Parliamo di un’emergenza che riguarda dieci comuni in Lombardia e un solo comune di tremila abitanti in Veneto. Tutti gli altri focolai arrivano da questi due focolai, che forse in realtà sono uno solo. Parliamo dello 0.4% del territorio nazionale e dello 0.89% di tutta la popolazione nazionale. Non si tratta di minimizzare ma chi vuole ingigantire per una speculazione di carattere politico o economico sta creando un danno enorme. Così come chi all’estero sta consigliando di non andare in Veneto o in Lombardia”.
Comunicazione e speculazione
Di Maio richiama non solo l’opposizione ma anche gli alleati di governo: “La prima preoccupazione è sicuramente la salute delle persone ma dobbiamo avere ben presente anche la questione economica. Oggi il 32% del nostro PIL rappresenta l’esportazione, il 10% è dato dal turismo ma il 20% arriva investimenti esteri oggi tutti dovremmo essere impegnati a raccontare al mondo la situazione per quello che, senza allarmismi e senza speculazione. Conte e Macron che passeggiano per le strade di Napoli dimostrano che l’Italia può andare avanti e sicuramente sta andando avanti”.
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No al governo di unità nazionale
Niente crisi: “Una crisi di governo in questo momento non esiste, un paese che nel bel mezzo di una crisi di questo tipo riesce a litigare dietro a questioni di bassa lega per aprire una crisi. Pensiamo a lavorare per proteggere la salute dei cittadini e le nostre aziende”.