Con grande reattività rispetto alla diffusione della malattia diverse compagnie assicurative stanno preparando polizze per coprire da rischi sanitari ed economici a fronte di un potenziale contagio.
La prima è Generali
Anche il settore assicurativo si muove di fronte all’emergenza coronavirus e annuncia novità sul fronte delle polizze e dei listini. Con un post su Linkedin, il Gruppo Generali ha annunciato che la sua controllata China Insurance ha sviluppato un prodotto per coprire dai rischi rappresentati dal COVIC 19. Un’iniziativa che potrebbe essere estesa molto presto anche ad altri paesi nei quali il gruppo assicurativo è presente e che stanno affrontando la medesima emergenza, a cominciare proprio dall’Italia.
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In Cina polizze già attive
In Cina è stata lanciata da un paio di settimane anche un’altra polizza, elaborata da una dozzina di compagnie di punta come China Pacific Insurance e Ping An Insurance soprattutto per andare incontro alle aziende che subiranno inevitabili danni commerciali ed economici dalla diffusione del virus. Stessa cosa sta accadendo anche in Thailandia, con la Bangkok Insurance, e in Corea del Sud con il colosso Woori.
L’esperienza della SARS
Il fatto che le compagnie assicurative asiatiche fossero pronte all’emergenza deriva solo dall’esperienza. Secondo l’Asian Development Bank nel 2003 il virus della Sars avrebbe causato danni all’economia asiatica per 16 miliardi di dollari con una crisi gravissima in modo particolare per Hong Kong. Impossibile fare previsioni su quello che potrebbe essere il rischio rappresentato dal coronavirus ma stavolta le compagnie assicurative non sono volute arrivare in ritardo.
Polizze estese sul ramo vita e sanità
Le polizze inizialmente saranno semplicemente rivolte a capi famiglia, liberi professionisti, artigiani e imprenditor.i In caso di malattia gravemente invalidante la polizza coprirebbe quanto perso su guadagni e affari. Un’ulteriore estensione riguarderebbe gli strascichi e le cure necessarie per il virus fino anche alle conseguenze più estreme. Ulteriori polizze potrebbero invece riguardare le aziende, in particolare quelle molto attive nel settore dell’import-export se le frontiere dovessero nuovamente rallentarsi o addirittura chiudere anche al traffico delle merci.
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I danni del coronavirus
I danni nel nostro paese sono già evidenti a cominciare da moltissime cancellazioni turistiche negli alberghi per la fine della stagione invernale. E poi ancora la sospensione delle gite scolastiche, l’annullamento a Milano di numerosi eventi della fashion week, del salone dell’occhiale. Ma soprattutto il rinvio a maggio dell’attesissimo salone del mobile.
Anche a Ginevra, caso più unico che raro, è stato chiuso il Salone dell’Auto. Un danno enorme per tutto il settiore, peggio dell’austerity e della Guerra del Golfo con l’aumento stellare del prezzo dei carburanti.