Un antivirale sperimentale, il remdesivir, sembra essere un farmaco promettente contro il coronavirus secondo l’Oms, ed è già stato somministrato in Cina e in Italia. In America si lavora la vaccino, ma ci vorrà più di un anno.
La miglior soluzione per trattare il coronavirus potrebbe essere il remdesivir, farmaco antivirale in sperimentazione di Gilead Sciences: ciò è quanto affermato dal capo missione in Cina dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Bruce Aylward.
Questo medicinale in origine era stato pensato per debellare l’Ebola, ed è ancora in fase di sperimentazione clinica su alcuni pazienti affetti da coronavirus in Cina.
L’Oms ha previsto i risultati del test saranno reperibili in poche settimane. Il farmaco è il medesimo che è stato somministrato, con una combinazione di altri due antivirali, sui pazienti con Covid-19 in Italia.
Durante una conferenza stampa a Pechino, Aylward ha affermato: “Al momento esiste un solo farmaco che riteniamo possa avere una reale efficacia e questo farmaco è remdesivir“.
Il portavoce di Gilead Sciences – come riportato da Pharmaceutical Technology – ha affermato che i due studi in corso in Cina, “uno su pazienti con malattia grave e un altro su pazienti con malattia moderata, stanno attualmente arruolando partecipanti e prevediamo di avere i risultati ad aprile“. Dopo l’affermazione del rappresentante Oms, le azioni della società sarebbero incrementate del 4,6%.
“Stiamo preparando dei protocolli per studi in vitro e in vivo sull’antivirale remdesivir, che ha mostrato risultati promettenti contro altri coronavirus in modelli animali”, riferisce all’Adnkronos Salute il famoso immunologo americano Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (Niaid) dei National Institutes of Health (Nih) americani.
Inoltre, si pensa sempre con più velocità ed efficacia al vaccino: “Siamo sulla buona strada per testare un vaccino sperimentale contro il nuovo coronavirus basato sul Rna messaggero (mRNA) in uno studio clinico di Fase 1 questa primavera“, continua Fauci.
“Il Niaid sta esplorando diversi candidati sul fronte vaccini – precisa – Questa prima fase del trial clinico prevede la somministrazione del vaccino sperimentale ad adulti sani negli Stati Uniti, per verificare se questo prodotto è sicuro e se può indurre una risposta immunitaria“.
L’esperto però avvisa di essere cauti. “È importante rendersi conto che lo sviluppo di vaccini sperimentali e i test clinici per stabilire la loro sicurezza ed efficacia richiedono tempo. Un vaccino contro il nuovo coronavirus probabilmente – avverte Fauci – non sarà ampiamente disponibile per più di un anno“.
L’Istituto americano si sta dedicando ad un’ampia gamma di studi contro Covid-19: “Il Niaid sta portando avanti lo sviluppo di antivirali e anticorpi monoclonali per un potenziale utilizzo contro Covid-19”.
Oltre alle sperimentazioni sul remdesivir, continua Fauci, “prevediamo inoltre di valutare l’anti-Hiv Kaletra (lopinavir/ritonavir) e l’interferone-beta per la loro attività contro il Sars-CoV-2. Inoltre, gli scienziati Niaid stanno lavorando per identificare anticorpi monoclonali con potenziale terapeutico a partire da campioni stoccati di pazienti con Sars e campioni di pazienti con Covid-19“, conclude l’immunologo.
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