Coronavirus, Bruno Barbieri: “Riduzione di prenotazioni e disdette, un delirio”

Il noto chef pluristellato Bruno Barbieri ha di recente espresso la propria opinione in merito all’emergenza Coronavirus nel corso di un’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino. In particolare il giudice di Masterchef e  4 Hotel ha sottolineato come questa situazione abbia un impatto negativo sull’economia italiana, invitando ad evitare inutili allarmismi.

Bruno Barbieri sul Coronavirus

“Abbiamo registrato una riduzione del 50 per cento delle prenotazioni, sia per il ristorante sia per la locanda, e la stessa percentuale vale anche per le disdette”, ha affermato Bruno Barbieri, noto chef pluristellato e personaggio televisivo, parlando di una delle sue ultime creature, ovvero il Fourghetti di via Murri.

Il motivo, ovviamente, è da rinvenire nella diffusione del panico da Coronavirus, oltre ad una gestione della situazione definita dallo chef “fallimentare, nonostante un sistema sanitario di primissimo livello e tutta la prudenza e l’attenzione imposte dal caso”. Secondo Barbieri, infatti, è importante essere prudenti e non “sottovalutare l’emergenza”, sottolineando però come “questo gridare ‘al lupo, al lupo’ non serva a nulla, bensì mette solo in ginocchio la nostra economia“. In particolare lo chef bolognese rivendica il diritto e il desiderio di poter “continuare a muoversi liberamente” e di “non avere paura”.
Per poi aggiungere: “se prima mi lavavo le mani dieci volte al giorno, oggi lo faccio con ancora maggiore frequenza e più attenzione“.

Le dichiarazioni del giudice di Masterchef

Il punto del discorso, infatti, sembra essere proprio questo, ovvero essere prudenti, senza eccedere nell’allarmismo. Quest’ultimo frutto del “fallimento nel gestire la situazione, come prova a tutti la vista di gente al supermercato che litiga per accaparrarsi un’insalata”.

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Allo stesso tempo, poi, il noto giudice di Masterchef trova anche un motivo su cui scherzare, ovvero la scoperta delle mezze maniche lisce. “Quelle che si usano per la pasta al forno, che, non si sa perché, sono l’unico tipo di pasta che non si vende”.

Intanto, prosegue Bruno Barbieri, “anche noi, come tutti coloro che gestiscono ristoranti e locande, siamo professionisti e teniamo, ovviamente, alla salute dei nostri clienti“. In tal senso “non voglio certo gettare acqua sul fuoco e questa volta sarà pure giusto correre ai ripari con misure straordinarie, ma se posso consigliere qualcosa, è di mantenere la calma e continuare a non farsi mancare nulla, senza cadere nell’esagerazione e nell’eccesso di allarmismo“.