A Palermo, un 46enne ha più volte tentato di investire con la sua auto un’altra persona a causa di una lite per debiti.
Ieri pomeriggio a San Giuseppe Jato, un comune che fa parte della città metropolitana di Palermo, un uomo ha investito per più di una volta una persona di 41 anni. Ha tentato infatti di schiacciarlo contro il ponteggio di un cantiere. L’uomo è stato arrestato e l’accusa è quella di tentato omicidio. Si chiama Giuseppe Genovese ed ha 46 anni. Sembra che tra le due persone fosse scoppiata una vera e propria lite a causa di alcuni debiti mai pagati.
Un carabiniere che in quel momento si trovava in congedo, ha visto tutta la scena, e ha prontamente dato l’allarme al 112. Dopo che sono arrivati i soccorsi, la vittima è stata trasportata con codice rosso all’ospedale civico di Palermo in elisoccorso. Al momento, sembra che la vittima non sia in pericolo di vita. Genovese a quel punto è stato arrestato e fermato con l’accusa di tentato omicidio. Il Pubblico Ministero della Procura di Palermo ha disposto che venga trasferito nel carcere di Pagliarelli. Lì attenderà l’udienza di convalida.
Palermo: non è il primo investimento in auto negli ultimi mesi
L’arresto del 46enne che ha tentato uccidere con la propria auto la vittima, perpetua una piaga nella città di Palermo. Gli incidenti stradali accadono infatti sempre più spesso nella città siciliana. Lo scorso gennaio, in viale dei Picciotti, un uomo ha investito un motociclista e dopodiché si è dato alla fuga. Per fortuna, gli agenti dell’infortunistica sono riusciti a rilevare il modello di auto e parzialmente la targa. Hanno inoltre acquisito tutte le immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti nella zona.
A novembre 2019 invece, in Piazza CastelNuovo, una donna del Bangladesh è stata investita. Anche stavolta il conducente è fuggito. La donna è stata poi trasportata d’urgenza al pronto soccorso del Policlinico.
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Anche in questo caso, la sezione infortunistica, facente capo alla polizia municipale, è riuscita ad acquisire alcuni video estratti dalle telecamere di sorveglianza della zona. Alcuni testimoni sono riusciti, guardando l’incidente, a trascrivere in parte la targa del veicolo.