Wuhan, la città-focolaio del Coronavirus, potrebbe aver giocato un ruolo importante anche nella diffusione della peste nera circa 7 secoli fa, che causò circa 20 milioni di morti.
In questi giorni, quando tutto ruota attorno al Coronavirus, si è scoperto qualcosa di inquietante e surreale sulla città-focolaio del COVID-19. La città cinese di Wuhan, sconosciuta ai più fino a poco tempo fa, avrebbe giocato un ruolo importante nella diffusione di un’altra terribile epidemia che causò 20 milioni di morti attorno al 1300: la peste nera.
Il bacillo, studiato nel 1894 da Alexandr Yersin e da lì il nome di Yersinia pestis, aveva iniziato a contagiare animali e persone nel 1280 nell’altopiano del Quinghai, regione situata a nord del Tibet che adesso fa parte della Cina, spostandosi lentamente proprio verso Wuhan.
La grande metropoli che oggi tutti conosciamo è formata dall’unione di tre importanti città: Hankou, Hanyang e Wuchang, ma fu soprattutto la prima, Hankou ad essere uno dei più grandi poli commerciali della Cina, sotto la dinastia Song (970-1279).
Ciò spiega come la peste, che era rimasta un fenomeno locale, sia esplosa diffondendosi rapidamente nel mondo tramite commerci con India, Arabia, Europa esportando il bacillo, che arrivò in Italia nel 1347. La peste nera fu sicuramente provocata dal contatto dell’uomo con topi e pulci, quindi come nel caso del Coronavirus e altre epidemie nella storia, provenne da animali che infettarono l’uomo.
Anche nel caso del COVID-19, come affrontato in questo articolo, le origini del Coronavirus potrebbero avere come causa gli i pipistrelli infetti tenuti in laboratorio dal Centro per il Controllo delle Malattie di Wuhan, (WHCDC), dove c’erano 605 pipistrelli.
Non è quindi un caso che il WHCDC fosse vicino all’Union Hospital dove il primo gruppo di medici era stato infettato durante l’epidemia. Dunque è possibile che il virus sia trapelato e che alcuni di essi abbiano contaminato i pazienti iniziali, sebbene siano necessarie nuove prove. Questa ultima tesi è stata da poco avanzata da due biologi ricercatori della South China University of Technology.
Dei pipistrelli infatti una volta avrebbero attaccato uno studioso facendo finire il sangue sulla loro pelle, spingendolo a mettersi in quarantena volontaria, e lo stesso accade una seconda volta quando un pipistrello gli urinò addosso.
Dalla Peste Nera al Coronavirus: la tragica coincidenza di Wuhan che potrebbe aver giocato un ruolo decisivo in entrambe le epidemia. Infatti, la cosa sconcertante è che il focolaio o quantomeno il punto di diffusione della Peste Nera del 1300, come quello del COVID-19 oggi, possa essere stata proprio la città cinese di Wuhan.
Una singolare coincidenza che fa pensare quanto la Cina fosse stata già da allora importante nei mercati e nel commercio mondiale, una via questa che però può penalizzare ed essere penalizzata nel caso di fenomeni epidemici gravi come quello che si sta scatenando oggi.
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