Il membro del consiglio esecutivo dell’Oms prova a fare luce sulla situazione in Italia. “I test sono stati messi a punto in poco tempo, vanno perfezionati”, ha dichiarato Ricciardi.
Arriva una voce importante a cercare di placare l’ondata di paura legata alla diffusione del Coronavirus in Italia. È la voce di Walter Ricciardi. Il professore è ordinario di Igiene all’università Cattolica, oltre che membro del consiglio esecutivo dell’Oms. Il docente ha rilasciato una lunga intervista per il Corriere della Sera. Tra i tanti ruoli ricoperti, Ricciardi è stato anche presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Dunque la sua è una voce autorevole, che serve anche a chiarire alcuni aspetti sulla gestione del Coronavirus, soprattutto sul piano mediatico.
Stando a quanto rivela Ricciardi, infatti, i casi reali di contagio sono meno della metà rispetto a quelli annunciati. Anche perchè ci sono stati dei chiari errori nella gestione dei singoli casi. “I casi di coronavirus verificati sono circa 190, confermati dall’Istituto superiore di sanità che ha il compito di validare l’eventuale positività dei test condotti nei laboratori locali. Quindi meno dei 424 casi dichiarati che invece includono quelli in attesa di conferma. Chi ha dato l’indicazione di fare i tamponi anche alle persone senza sintomi, gli asintomatici, ha sbagliato“.
Ricciardi ammonisce le Regioni
In seguito Ricciardi attacca senza mezzi termini gli enti regionali, che hanno compiuto alcuni comportamenti sbagliati. In particolare il docente si scaglia contro il Veneto, che non avrebbe seguito le indicazioni fornite dall’Organizzazione mondiale della Sanità. “La strategia del Veneto non è stata corretta perché ha derogato all’evidenza scientifica. Non sono state applicate le linee guida rese note dall’Oms. Queste prevedevano che fossero fatti i test solo su soggetti sintomatici in presenza di due caratteristiche: il contatto con malati di Covid-19 accertati e la provenienza da zone di focolai. Invece c’è stata solo confusione e allarme sociale“.
Ricciardi fa capire che per il momento non c’è precisione al 100% nei test forniti alle istituzioni. Da qui il legame con un numero di casi che è stato annunciato e non corrisponde con quello reale. “Abbiamo a disposizione test non perfetti dal punto di vista della sensibilità, in quanto sono stati messi a punto in poco tempo. Questi test devono essere perfezionati, per questo motivo c’è un’ampia possibilità di sovrastimare le positività. È necessario utilizzare i test in modo appropriato. In questo modo i risultati sono stati anticipati dalle Regioni prima della risposta definitiva. Ciò è avvenuto in Veneto, ma anche in Liguria“.
In chiusura Ricciardi fa sapere che il Governo nazionale ha dovuto prendere alcune decisioni legate proprio alle misure necessarie. Dunque, almeno per il momento, non si può tracciare un quadro definitivo della situazione. “Il ministero della Salute per obbligo di trasparenza si è trovato nelle condizioni di comunicare all’Oms queste informazioni. Possiamo parlare di informazioni un po’ fuorvianti. Tuttavia, se ora verranno applicate tutte le misure indicate nelle ordinanze ministeriali dovremmo andare verso una fase di contenimento“.