Hillary Clinton | l’ex first lady commenta la condanna di Weinstein

“La sentenza parla da sola”, ha dichiarato Hillary Clinton, ex first lady degli Stati Uniti, ospite in questi giorni della Berlinale, commentando la decisione del tribunale americano sul produttore Weinstein, condannato per violenze e stupro.

Hillary Clinton, ex first lady degli Stati Uniti ed ex segretario di Stato, ha commentato il verdetto su Harvey Weinstein alla Berlinale, dove è stata ospite per la prima mondiale di Hillary, il documentario in cui si racconta come moglie, politico e donna.

Le parole di Hillary Clinton

“Il processo è stato molto seguito dall’opinione pubblica perché è ormai tempo per una resa dei conti, cosa che la giuria ha avvertito chiaramente”, ha dichiarato la Clinton. “Weinstein ha sovvenzionato le campagne elettorali di Barack Obama, John Kerry, Al Gore”, ha aggiunto. “Non so perché dovrebbe far rabbrividire qualcuno l’idea di contribuire a campagne politiche, ma certamente dovrà porre fine al tipo di comportamento per cui è stato condannato”. In questa maniera l’ex segretario di Stato ha quindi risposto velatamente anche alle accuse di chi in passato l’ha accusata di “connivenza” con il produttore, che aveva finanziato la sua campagna elettorale contro l’attuale Presidente Usa Donald Trump. All’epoca delle accuse, Weinstein aveva contribuito a raccogliere circa 1,5 milioni di dollari per i democratici. Ma la Clinton, dicendosi “scioccata” dalle accuse di violenza sessuale rivolte al produttore, decise immediatamente di devolvere tuti i soldi in beneficenza.

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Una donna forte

Le critiche, d’altronde, non hanno mai fermato Hillary Clinton, che si è trovata più volte nell’occhio del ciclone durante la sua decennale carriera nell’establishment politico americano. “Prendo le critiche sul serio”, ha dichiarato in conferenza stampa alla Berlinale, “ma mai sul personale”. “Perché so che nascono da intenti politici di ogni genere. L’ho imparato da piccola e mi è ancora utile”. E ha proseguito: “Quando, dopo il mandato di Barack Obama, ho lasciato il mio posto da Segretario di Stato avevo il 69% dei consensi, ero molto stimata e l’opposizione ha pensato che l’unico modo per farmi fuori fosse una strategia basata su calunnie e disinformazione. Trump non è stato ingannato sul mio conto, sapeva che mi batto per democrazia e dignità e mi ha infangato sulla mia decisione di difendere la Nato, ad esempio”.

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Il nuovo documentario

La Clinton ha presentato al festival berlinese il nuovo documentario dedicato alla sua figura pubblica e privata. “Non si tratta di uno spot, ma di un modo per mostrare attraverso la mia esperienza qualcosa che risuoni nelle vie di molte donne e che faccia vedere come sia imperativo che Donald Trump non venga rieletto”, ha spiegato l’ex first lady con lo spirito combattivo che da sempre la caratterizza. “La sua campagna (di Trump, ndr) e il suo governo ha incoraggiato leader autoritari di tutto il mondo a prendersela con i più deboli, le minoranze di ogni genere, per genere o religione. È a suo agio con gli estremisti di destra che esercitano impunemente il potere e ne abusano e a me tutto questo fa paura”. Il risultato di questa politica? “La gente segue questo modello, che costituisce una seria e concreta minaccia per la democrazia”.

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