L’emergenza coronavirus in Italia sta facendo parlare moltissimo tutti i notiziari, forse anche più del dovuto: ciò che ne consegue, infatti, è un bombardamento di notizie inaccurate (come le cosiddette “fake news”) e allarmistiche.
Certamente, l’epidemia di coronavirus che sta colpendo il nostro Paese non è un’emergenza da prendere sotto gamba. Al di là della diatriba di chi sostiene – e questo nel mondo scientifico – sia poco più di una semplice influenza come la Gismondo, o chi come Burioni sostiene fermamente la pericolosità del virus, l’Italia sta facendo quanto possibile per tentare di contenere il contagio. E tutte le misure di sicurezza che sono state attuate dal nostro governo, sono state approvate e condivise anche dall’Unione Europea.
In tal senso allora, diventa preoccupante, più che il virus, la continua divulgazione e incessante proliferazione di notizie false, inaccurate (di fake news, per intenderci) e esageratamente allarmistiche. Questo, tra l’altro, è quanto sostenuto dalla stessa Farnesina.
Il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, infatti, ha fatto sapere attraverso una nota ufficiale come la risposta dell’Italia al contagio “è stata tempestiva, come ci è stato riconosciuto anche da Oms e Ue, ed è stata improntata alla massima trasparenza e chiarezza nei confronti della comunità nazionale e dei partner internazionali”.
Ingiustificata, allora, la “preoccupante proliferazione di notizie inaccurate ed allarmistiche sulla situazione sanitaria nel nostro Paese, che non rispecchiano la realtà di un fenomeno di contagio che rimane significativamente circoscritto ad alcune piccole aree ristrette a poche Regioni”.
Del resto, sull’importanza del ruolo e la qualità dell’informazione in questa emergenza si è espresso anche il direttore dell’Oms Europa. Hans Kluge, infatti, ha ben sottolineato come “il ruolo dei giornalisti è cruciale. È molto importante dare informazioni precise e giuste. I giornalisti sono parte dello sforzo sanitario pubblico e come direttore dell’Oms chiedo loro di supportare lo sforzo che stiamo facendo per proteggere la salute dei cittadini”.
Arrivata di recente è la notizia di un paziente morto a Parigi per coronavirus. Paziente, tra l’altro, che non è mai stato in Italia o in Cina nell’ultimo periodo. La Francia ha inoltre annunciato altri 3 nuovi casi di contagio nel paese, aggiungendo che il numero totale dei casi accertati è passato dunque a 17.
La situazione pare allora evidente: l’epidemia si sta spostando. E questo, lo spiega anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Come infatti sottolineato da Tedros Adhanom Ghebreyesus, capo dell’Oms, ormai il coronavirus contagia nel resto del mondo più che nel suo originale epicentro cinese. In Cina, infatti, il numero dei contagi è sensibilmente diminuito, tanto che “ieri il numero di nuovi casi riportati fuori dalla Cina ha superato quelli in Cina per la prima volta” – 411 a 427, per essere precisi.
Nel mondo dell’automobilismo durante il corso di questi anni sono state introdotte una serie di…
Chi vuole effettuare compravendita e locazione di immobili nella città di Palermo deve, per prima…
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…