C’è un paziente morto a Parigi per coronavirus e l’epidemia si sposta. Nell’epicentro del covid, nell’Hubei, 52 nuove vittime: si tratta del dato più basso in assoluto da 3 settimane. Oms aggiorna i numeri complessivi: “Contagiate 80.980 persone in 33 Paesi”
“Sono 80.980 i casi riferiti all’epidemia di coronavirus in 33 Paesi nel mondo, oltre il 95% sono stati registrati in Cina. Solo il 5% dei casi sono stati rilevati al di fuori. I nostri pensieri vanno a tutti i cittadini. Non bisogna cedere al panico, bisogna fidarsi in Italia di quello che sta facendo il ministero della Salute, in collaborazione con la Protezione Civile”. Le parole sono del direttore Europa dell’Oms, Hans Kluge, intervenendo in una conferenza stampa con il ministro della Salute Roberto Speranza.
Il coronavirus, come spiegato ancora dall’Oms adesso contagia nel resto del mondo più che in Cina. In quest’ultimo paese, si evidenza, il calo è vistoso. Gli ultimissimi dati parlano chiaro: ci sono stati più nuovi casi di coronavirus fuori dalla Cina che all’interno dei suoi confini. “Ieri il numero di nuovi casi riportati fuori dalla Cina ha superato quelli in Cina per la prima volta”, 411 a 427, ha fatto notare il capo dell’organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
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Primo morto in Francia, Trump allontana le preoccupazioni
Intanto, continuano ad essere pochi i casi accertati nel resto d’Europa. Si registra la prima morte in Francia e un primo contagiato in Grecia per il coronavirus. A Parigi – come ricostruito da Repubblica – una persona è morta nella notte tra martedì e mercoledì, su 12 contagiati. Si tratta però del secondo decesso nel Paese, dopo la morte di un turista cinese arrivato dallo Hubei, focolaio dell’epidemia. Era insegnante in una scuola di Crépy-en-Valois, nel dipartimento dell’Oise e, secondo informazioni di Le Parisien, l’uomo non sarebbe mai stato in nessuna delle zone colpite dall’epidemia, tipo Cina o Italia. In Grecia la persona contagiata è una donna greca di 38 anni, ritornata da un recente viaggio in una zona del Nord Italia, come confermato dal portavoce del ministero della Salute.
L’emergenza Coronavirus si affaccia anche sul palco della sfida tv tra i candidati democratici alla Casa Bianca dopo oltre un’ora e mezza di dibattito. Tutti – da Joe Biden a Bernie Sanders – sono apparsi stavolta uniti nel criticare il presidente Donald Trump che, in particolare, ha tagliato le risorse alle autorità sanitarie federali. Critiche al tycoon anche per il fatto che quest’ultimo ha sminuito l’emergenza affermando che “l’epidemia finirà con l’arrivo della bella stagione, in aprile”.
Donald Trump ha reagito su Twitter alle critiche: “Le autorità federali e la mia amministrazione – spiega – stanno facendo un grande lavoro nel gestire la situazione, compresa l’immediata chiusura dei nostri confini a certe aree del mondo. Una misura a cui i democratici erano contrari. Sottolineando inoltre come negli Usa finora non c’è stata nemmeno una vittima”.
