Il paese centroamericano ha deciso di bloccare le frontiere per chi arriva dal nostro paese e dalla Cina nel timore di contagi.
El Salvador chiude
“Una chiusura a tempo determinato per timore i contagi e per rispettare quelle che sono state i provvedimenti disposti dall’organizzazione della sanità”. Così il presidente della Repubblica di El Salvador, Nayib Bukele, ha annunciato ieri sera la decisione di chiudere la frontiera a chi avrà negli ultimi due mesi un timbro sul passaporto che evidenzierà il soggiorno in Cina o in Italia.
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“Non possiamo permetterci errori”
Per il momento la repubblica salvarodegna non ha ancora registrato contagi ma il timore è grande. Le relazioni soprattutto con la Cina sono importanti: il paese asiatico ha anche diverse aziende che operano nel settore agroalimentare di Salvador per la produzione di frutta e caffè. I numeri che sono rimbalzati fin qui e che riguardano l’emergenza di Wuhan e Italia non sono passati inosservati: “Siamo vicini alle popolazioni di Cina e Italia, nostre amiche da sempre – dice ancora Bukele – ma in questa fase non possiamo permetterci rischi”.
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Il presidente armato
In realtà El Salvador nel corso degli ultimi giorni ha vissuto ben altri problemi. Una settimana fa il presidente Bukele ha di fatto preso il controllo del paese con la forza, facendo irruzione all’interno del Parlamento con alcune decine di militari armati di mitra per fare convalidare un provvedimento che concedeva al paese un prestito di oltre 100 milioni di euro per combattere la criminalità e l’attività delle bande. Un episodio grave che è passato quasi sotto silenzio nel resto del mondo alle prese con l’emergenza coronavirus. Con i militari spiegati in aula il Parlamento ha poi approvato il provvedimento. Amnesty International lo ha definito il momento più grave e buio nella storia del paese.
Bukele, 38 anni, nato politicamente nel’FMLN, il Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional, il partito di sinistra che lo espulse nel 2017, trionfò alle elezioni presidenziali come candidato indipendente sbaragliando i partiti tradizionali.