Coronavirus: primi casi tra i bambini, ma secondo l’esperto nessun allarme

In Italia sono apparsi i primi casi di bambini contagiati dal coronavirus, ma secondo l’esperto Villani non c’è nulla da temere.

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(Photo by JUNG YEON-JE/AFP via Getty Images)

Sono apparsi in Italia i primi casi di bambini infettati da coronavirus. Secondo gli esperti però, l’infezione contratta è abbastanza lieve e al momento non si prevede alcun tipo di rischio per i bambini contagiati. Alberto Villani è il Responsabile della UOC di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Intervistato dall’ANSA ha dato delle forti rassicurazioni riguardo i primi quattro contagi tra minorenni che erano stati annunciati dall’assessore al Welfare Tiziano Gallera.

Per quanto riguarda i quattro bimbi contagiati dal coronavirus, sono due bambini di 10 anni, una bimba di 4 anni e un ragazzo di 15 anni. La bambina di 4 anni sarebbe stata contagiata, secondo una prima ricostruzione, nell’ospedale di Codogno. Vive a Castiglione D’Adda e al momento è ricoverata all’ospedale San Matteo. Secondo Villani “Questi casi sono la conferma che, come sta avvenendo in Cina, il coronavirus non è pericoloso per i bambini”.

Questo perché secondo lui i bambini “hanno le difese già allertate”, in quanto entrano a contatto quotidianamente con numero altri tipi di coronavirus. Villani conclude dicendo che:“Questa è solo un’ipotesi ma il dato certo è che nessun bambino è morto di coronavirus in Cina”.

Coronavirus: i casi dei bambini in Cina

In Cina i casi di coronavirus continuano a salire. Ma per il momento nessun bambino che è risultato positivo ai test è andato incontro a grandi problemi.

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(Photo by VIVEK PRAKASH/AFP via Getty Images)

Al momento nel paese asiatico, si contano 2233 morti da coronavirus. Soltanto nella giornata di ieri sono stati registrati 115 decessi. 339 di questi nella capitale Wuhan. Oltre 200 casi si sono verificati nella provincia dello Shandong. Nemmeno i centri di detenzione sono riusciti a sfuggire al contagio, con 512 contagi registrati in 4 centri.

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In ragione di questo, La Cina ha reagito duramente e sono stati adottati dei provvedimenti molto severi per punire i vertici della amministrazioni carcerarie. Agli occhi del governo, quest’ultimi infatti risultano colpevoli di non essere riusciti a contenere l’epidemia.

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