Alessandro Fagioli lancia l’allarme per timore di contagi, poi torna sui propri passi. “Mi scuso per l’errore comunicativo”, scrive il sindaco di Saronno.
La paura del contagio del Coronavirus può anche innescare dei clamorosi errori sul piano della comunicazione. Ed è ciò che è accaduto nella giornata odierna in quel di Saronno. Il sindaco del comune lombardo, Alessandro Fagioli, ha infatti annunciato la chiusura del mercato previsto per questa mattina. Tuttavia, il primo cittadino, appartenente alla Lega, ha usato termini e toni chiaramente condizionati dal virus che circola in questi giorni anche nel nostro Paese, in particolare nella zona settentrionale.
E così, nel dare l’annuncio, il sindaco di Saronno si è forse lasciato prendere un po’ la mano, come possiamo leggere. “La Città di Saronno ha poco meno di 40.000 abitanti e qualora nel caso peggiore, venissero tutti contagiati, rischieremmo di avere, stando al 3% di decessi, circa 1200 decessi. Pur nella consapevolezza che si tratta di un dato non estrapolabile scientificamente, ma non avendo al tempo stesso controprove, è da tenere in considerazione nella tutela della salute pubblica ed in particolar modo per la fascia debole della popolazione ovvero di chi ha già patologie in corso“.
L’ordinanza, in ogni caso, non contiene solo l’annuncio della chiusura del mercato in termini allarmistici. Alessandro Fagioli, infatti, spiega ai propri concittadini come comportarsi per le strade della città. “All’interno del provvedimento sono stati inseriti concetti esemplificativi atti a rafforzare il senso del fenomeno in corso, sottolineando il possibile coinvolgimento dei soggetti più deboli a maggior rischio di ricovero. Evitando il contagio si scongiura il probabile intasamento delle strutture sanitarie e la ripresa della vita normale“.
Il dietrofront del sindaco di Saronno
Tuttavia, qualcuno deve aver fatto evidentemente notare al sindaco di Saronno di avere un po’ esagerato. E così, attraverso un comunicato ufficiale, Fagioli ha fatto una chiara marcia indietro, almeno sul piano dei toni. Il primo cittadino si è reso conto di aver allarmato e non poco la sua cittadinanza. “Ammetto che c’è stato un errore comunicativo e se questo ha scaturito allarme me ne scuso, non era la mia intenzione. Detto questo rimane validissima la motivazione principale per la quale ho deciso di introdurre questo e altri provvedimenti e cioè quello della tutela della salute pubblica dei miei cittadini“.
Nel prosieguo della nota, Fagioli fa notare quanto sia importante mettere al corrente la gente sui provvedimenti che si prendono. “È fondamentale continuare ad avere massima fiducia nella scienza e nella medicina così come nelle istituzioni e seguire tutte le indicazioni di prevenzione. In questo modo certamente riusciremo a superare anche questo difficile momento e torneremo a fare una vita normale. L’ordinanza ha avuto effetto solamente per questa mattina, quindi è già scaduta“.