Uno straniero starnutisce in metro a Milano, il vagone si svuota

Un ragazzo straniero ha starnutito mentre si trovava sulla metro di Milano. I passeggeri hanno reagito scappando negli altri vagoni.

Mentre i passeggeri si trovavano sulla linea A2 della metropolitana di Milano, nel tratto compreso tra la stazione di Lambrate e quella Centrale, è accaduto che un ragazzo straniero abbia starnutito. La metro tra l’altro in quel momento era quasi vuota. Gli altri passeggeri a quel punto si sono allontanati di corsa verso altri vagoni. Probabilmente, avevano paura di essere contagiati dal Coronavirus. Il ragazzo appena ha compreso la situazione, ha detto agli altri passeggeri che non era malato, ma che si trattava semplicemente di un normale starnuto. Arrivato alla Stazione Centrale di Milano, ha deciso di scendere.

Coronavirus: per il momento in Svizzera nessuno ha paura dello straniero italiano

Considerato il sempre più alto numero di casi da coronavirus in Italia, è anche comprensibile la reazione che hanno avuto i passeggeri sulla metro di Milano.

In Svizzera per fortuna, questi episodi non sono ancora accaduti ai circa 68 mila italiani che vivono lì, e si recano ogni giorno a lavorare. L’ufficio federale della Sanità Pubblica svizzera ha dichiarato che: In base alla situazione attuale non vi sono limitazioni all’ingresso”. L’ufficio ha però rassicurato i cittadini svizzeri che la situazione è “monitorata attentamente”. C’è da dire che per il momento in Svizzera non si sono registrati casi di contagio. Nonostante questo però, le autorità svizzere non sottovalutano il problema.

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Tiziano Galeazzi, deputato della destra dell’Udc ha chiesto controlli più serrati sulle frontiere. La pensano così anche i populisti francesi. Marine Le Pen ha dichiarato che: “Prima o poi bisognerà controllare le frontiere se l’epidemia diventa fuori controllo” Olivier Veran, ministro della Sanità, ha comunque ammesso che la situazione riguardo l’epidemia di coronavirus è molto seria. Il Ministro ha inoltre ribadito che nel caso in questa raggiungesse l’Europa, e l’Italia non rimanesse dunque un focolaio isolato, bisognerà che tutte le autorità competenti si dimostrino pienamente operative, con un coordinamento tra la parti il più efficiente possibile.