Emergenza Coronavirus, a rischio imprese e 60mila posti di lavoro

L’emergenza coronavirus sta avendo un impatto molto serio sull’economia del nostro paese: secondo Confesercenti, infatti, al momento sono 15mila le imprese italiane a rischio chiusura, e con esse sono in pericolo anche 60mila posti di lavoro.

coronavirus posti di lavoro

Non solo paura e allarmismo di massa, con corsa selvaggia agli approvvigionamenti, disinfettanti e mascherine. In Italia, anche il turismo e la crescita economica stanno tremando e non poco, a causa della recente epidemia di coronavirus.

Per la precisione, e secondo l’ultimo calcolo di Confesercenti, l’Italia starebbe andando incontro a una perdita di circa 3,9 miliardi di consumi. “Una stima conservativa, basata sull’ipotesi di una crisi limitata”, secondo quanto riportato dall’associazione, e che dunque potrebbe rivelarsi più grave del previsto.

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Confesercenti, pericolo per imprese e posti di lavoro

Come spiegato dall’associazione attraverso un articolo pubblicato sul suo sito ufficiale, la frenata dei consumi potrà inoltre recare al nostro paese delle “conseguenze pesanti sul tessuto imprenditoriale: potrebbe portare alla chiusura di circa 15mila piccole imprese in tutti i settori, dalla ristorazione alla ricettività, passando per il settore distributivo ed i servizi”.

E in tal senso, purtroppo, il settore turismo è già in zona rossa. Dati gli ultimi sviluppi in merito all’epidemia di coronavirus, e alle misure preventive e di sicurezza che diversi Paesi stanno attuando nei confronti dell’Italia e degli italiani, sono diverse le attività ricettive che sono state “travolte da un diluvio di disdette“.

Anche la stagione primaverile, “che vale il 30% circa del fatturato totale annuo del turismo”, inoltre, “appare seriamente compromessa, con la prospettiva di ulteriori danni non solo per alberghi e bed & breakfast, ma anche bar, ristoranti e attività commerciali”.

Una simile impatto sull’economia e sulle aziende italiane, naturalmente, preoccupa anche dal lato occupazionale. Sempre secondo Confesercenti, infatti, a rischio sono ben 60mila posti di lavoro, soprattutto in quei casi in cui lo smart working non può essere, per forza di cose, applicato.

Necessario, a questo punto, un piano d’azione efficacie in grado di contenere la crisi quanto possibile. “Servono interventi straordinari“, spiega la Presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise. Che prosegue: “Al tavolo del Mise con il Ministro Stefano Patuanelli, oggi, chiederemo di trattare tutte le imprese turistiche come se fossero nella zona rossa, estendendo loro la sospensione dei pagamenti, dai versamenti contributivi a muti e bollette, e pensando a forme di welfare per non lasciare a terra i lavoratori e gli imprenditori. Ma bisogna prepararsi a misure d’emergenza anche per ristoranti ed attività commerciali”.

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