Coronavirus. Corea del Sud, la situazione degenera: 231 nuovi casi in poche ore

In poche ore sale a 893 il numero dei contagiati da coronavirus in Corea del Sud. 231 nuovi casi e 8 decessi. Le autorità sono preoccupate.

Un nuovo decesso porta il numero delle vittime a 8. In Corea del Sud i contagi aumentano di ora in ora. Le autorità sanitarie locali hanno annunciato 231 nuovi casi di infezione da coronavirus, che portano il totale nel paese a 893. L’epidemia si sta diffondendo rapidamente soprattutto nella regione circostante la città sud-occidentale di Daegu, principale focolaio del nuovo ceppo virale. Il presidente sudcoreano, Moon Jae-in, ha annunciato ieri che il paese è stato posto in regime di massima allerta sanitaria, ed ha ordinato ai funzionari responsabili di adottare misure “poderose e senza precedenti” per far fronte alla crisi.

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Gran parte dei nuovi casi di infezione sono collegabili a membri della Chiesa di Gesù Shincheonji, una setta religiosa che conta circa 200 mila seguaci e 74 chiese nel paese. Daegu è la quarta città del paese e ospita un ramo della setta; l’amministrazione cittadina ha dichiarato che ben 400 dei 3.500 affiliati complessivi ha esibito sintomi di contagio. Dalla scorsa settimana il numero dei contagi da coronavirus in Corea del Sud è quintuplicato in soli tre giorni. Il governo ha decretato Daegu e l’area circostante “zona a gestione speciale per le malattie infettive”. Il viceministro della Salute sudcoreano, Kim Kang-lip, ha dichiarato che il governo sta adattando le procedure di quarantena e prevenzione per far fronte al nuovo scenario di emergenza.

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Il governo della Corea del Sud ha intensificato dal 12 febbraio i controlli sulle persone in arrivo nel paese dai territori cinesi di Hong Kong e Macao. Le autorità sanitarie  hanno riferito che 8.171 persone sono state sottoposte ad esami per verificare l’eventuale infezione dallo scorso 3 gennaio. Un caso, in particolare, riguarda un soggetto che era inizialmente risultato negativo ai test per la malattia. Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della Corea del Sud ha citato l’esigenza di proseguire il monitoraggio sui soggetti a rischio già sottoposti a test. Almeno 1.234 persone che sono entrate in contatto con soggetti infetti si sono auto-isolate in casa.

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