Tenta di tornare alla normalità il colosso orientale nonostante il coronavirus continui a uccidere.
L’imperativo dell’amministrazione di Pechino è quello di tornare alle normali attività. L’invito che il capo dello stato Xi Jingping aveva lanciato domenica scorsa chiedendo a tutte le amministrazioni provinciali di “un graduale e ordinato ritorno” sembra essere stato accolto.
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È notizia di ieri che sei provincie importanti che ospitano oltre 300 milioni di abitanti hanno abbassato il grado dell’emergenza dal Livello 3 al Livello 1. Una modalità che però è stata contestata da diversi paesi e che è stata giudicata frettolosa anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il bilancio quotidiani di morti e pazienti contagiati cresce, anche se con un ritmo sicuramente inferiore rispetto a quello di un mese fa. Oggi Pechino dichiara all’OMS che il numero di nuovi contagi nelle ultime 24 ore è stato di 508 persone, un dato che conferma la tendenza al regresso del virus che resta estremamente diffuso nell’Hubei e a Wuhan. Le vittime ieri sono state 71: si tratta del dato più basso da oltre due settimane. In tutto i morti a tutt’oggi sarebbero 2.663.
Il dato che impressiona è quanto il coronavirus abbia devastato l’Hubei: basti pensare che dei 508 contagiati di inizio settimana solo nove riguardano le altre province. Così come le vittime a Wuhan e nella sua provincia sono stati 68 a fronte dei tre decessi riscontrati nelle altre regioni del paese, due a Shandong e uno nel Guangdong due tra le province per altro che hanno deciso di abbassare la loro allerta nei confronti del virus.
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Il nuovo fonte interno del coronavirus a questo punto riguarda Hong Kong anche se a preoccupare Pechino non è tanto la possibilità di nuovi focolai legati a Wuhan quanto piuttosto alla Corea del Sud dove le ultime giornate sono state a dir poco drammatiche. L’ex colonia britannica nelle ultime ore ha deciso di chiudere la frontiera per chi arriva dal confine coreano.
Lo ha deciso il segretario alla sicurezza John Lee. I residenti di Hong Kong potranno rientrare ma solo dopo un periodo di quarantena non inferiore alle due settimane. Negli ultimi tre giorni a Hong Kong si sono registrati 79 contagi e tre vittime.
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