Condannato Francesco Zampaglione, ex Tiromancino: tentò una rapina in banca

Arrivata la decisione del gup: Francesco Zampaglione, ex Tiromancino, è stato condannato agli arresti domiciliari per due anni e dieci mesi, a seguito di un tentativo di rapina in banca.

Condannato Francesco Zampaglione

Ce ne giunge notizia oggi: è stato condannato a due anni e dieci mesi di reclusione Francesco Zampaglione, fratello 49enne di Federico, cantante e leader dei Tiromancino con il quale ha preso parte alla band per diversi anni. La decisione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Roma è stata presa a seguito di un tentativo di rapina avvenuto diverso tempo fa, in una banca nel quartiere di Monteverde, nella capitale.

L’artista era stato arrestato già ad agosto scorso, ma era stato poi rilasciato. Processato con rito abbreviato, il gup ha infine riconosciuto le sue responsabilità e ha confermato per lui, in data odierna, la misura restrittiva degli arresti domiciliari.

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La rapina a Roma: in banca armato di pistola e a volto coperto

Il fatto risale al 29 agosto 2019. Francesco Zampaglione tentò proprio quel giorno una rapina ad una banca sulla circonvallazione Gianicolense, nel quartiere Monteverde a Roma. Entrò nella filiale armato di una pistola giocattolo, alla quale era però stato tolto il tappo rosso.

Con il volto coperto e la pistola, minacciò i dipendenti in quel momento di turno al fine di farsi consegnare tutto il denaro presente in banca. Dopo una breve colluttazione con uno dei cassieri (il quale riportò una leggera ferita al braccio), l’artista si diede poi alla fuga con tutta la refurtiva, ma la sua corsa durò poco.

Dopo essere stato pedinato da un cliente della banca, che ha allertato i carabinieri fornendo indicazioni utili ad intercettarlo lungo il tragitto, venne infine bloccato dalle forze dell’ordine. L’artista è stato ammanettato a pochi metri di distanza dall’istituto di credito, da alcuni agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti, e trasferito inizialmente nel carcere romano di Regina Coeli.

Ancora poco chiari, in realtà, i motivi del gesto. Sebbene si sia sospettata inizialmente una motivazione di origine economica, Zampaglione avrebbe successivamente confessato di essersi trattato di un gesto simbolico, contro il sistema: “Era un atto dimostrativo, l’ho fatto per mostrare la disperazione di un comune cittadino nei confronti della politica economica di questo Paese”.

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