Chi ama il backstage e il know how del cinema amerà il video che vi proponiamo oggi, di The Mandalorian
Sì, perché nelle immagini si vede come sia stata creata la serie di Jon Favreau e viene anche mostrata la tecnica di realizzazione scene.
The Mandalorian | La magia della serie
Forse è difficile da credere, ma gran parte di The Mandalorian non è reale! Non fisicamente parlando, comunque. La serie a usato una tecnologia relativamente nuova di realizzazione cinematogafica chiamata StageCraft. Questa tecnologia utilizza uno schermo a LED retro-proiettato per creare un ambiente reattivo che si muove con la fotocamera. È un po’ come il famoso schermo verde, ma decisamente più avanzato. Un nuovo video dietro le quinte della serie di Guerre Stellari mostra come funziona in tutto il suo impressionante splendore.
The Mandalorian | Lo schermo verde ormai sembra obsoleto
Nei tempi andati (che non sono andati poi da così tanto tempo, in effetti), quando i cineasti volevano creare interi mondi in digitale, di solito si affidavano a schermi verdi. Oppure a schermi blu, a seconda della produzione. Questa tecnica richiede agli attori di lavorare su sfondi completamente vuoti e di fare affidamento sulla propria immaginazione per riempire gli spazi vuoti con i quali interagiscono.
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Ma StageCraft fa il possibile per crea uno sfondo in tempo reale, mentre le telecamere rullano. Non solo! I suddetti sfondi sono progettati per illuminare gli attori e riprenderli mentre si muovono insieme alla videocamera. È difficile, davvero, avvolgere la testa, ma il video qui sopra fa un ottimo lavoro per mostrare come funziona tutto.
“Abbiamo sperimentato queste tecnologie sui miei progetti passati e siamo finalmente riusciti a riunire un gruppo con diverse prospettive per sinergizzare i progressi del cinema e dei videogame e testare i limiti del rendering in tempo reale all’interno della videocamera”, ha affermato il creatore della serie, Jon Favreau. “Siamo orgogliosi di ciò che è stato realizzato e riteniamo che il sistema che abbiamo costruito sia stato il modo più efficiente per dare vita a The Mandalorian.”