Coronavirus, scontro tra virologi: lite social tra Roberto Burioni e Maria Rita Gismondo

I due virologi polemizzano sui canali social intorno all’interpretazione del coronavirus; gli utenti leggono, interpretano e dividono.

Virologi contro

A dispetto di tutti gli inviti all’unità senso di responsabilità sono stati fatti dalle lezioni, capo dello Stato in testa, c’è da registrare una vivacissima discussione on-line tra due partiti di virologi che nel bel mezzo dell’emergenza coronavirus si sono affrontati senza esclusione di colpi tra post e Twitter.

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Burioni vs Gismondi

Da una parte Roberto Burioni, lo scienziato che fin dal 2016 è entrato in fortissima polemica con tutto il movimento no vax diventando a sua volta un fenomeno social. Dall’altra la direttrice del laboratorio del reparto infettivi dell’Ospedale Sacco di Milano, la dottoressa Maria Rita Gismondo.

I post live dal Sacco

A margine del massiccio lavoro che al Sacco si sta facendo giorno e notte su campioni e analisi che riguardano il coronavirus, la dottoressa Gismondo comincia a pubblicare sulla propria pagina Facebook una serie di post che descrivono la vita nel padiglione del Sacco, in piena trincea. Si parla di turni di 24 ore di fila, di una pizza fredda divisa in quattro dopo dodici ore di digiuno senza una pausa, di centinaia di campioni lavorati in rapida successione per trovare i contagiati e magari, un domani, una cura. Tra i post spunta anche una riflessione che scatena polemiche: “Stanno trattando qualcosa di simile a una grave influenza come se fosse una pandemia. Ma questa non è una pandemia… Durante la scorsa settimana la mortalità per influenza è stata di 217 decessi al giorno. Questa follia farà molto male, soprattutto dal punto di vista economico”. Durissime le reazioni sotto il suo post.

Burioni sarcastico

Molti utenti che leggono le sue riflessioni la criticano, alcuni la prendono anche un po’ in giro. Perché definisce i suoi biologi “i miei angeli” e perché dice di avere portato la colazione e il caffè a colleghi che non stavano letteralmente più in piedi dopo ore e ore di lavoro. Chi invece le risponde in modo molto duro è Roberto Burioni che in un tweet, senza nemmeno nominarla, la definisce “la signora del Sacco”: “Signora sostituisce un altro epiteto che mi stava frullando nelle dita – scrive Burioni dicendo che – chi aveva sottovalutato altre catastrofi come la spagnola, ha fatto dei danni enormi all’umanità. Altri commenti, chi è pro, chi è contro, chi semplicemente non capisce: un utente scrive… “Ma siete medici, avete la stessa specializzazione. Non potreste semplicemente stare sulla stessa barca e fare chiarezza?” Un parere da uomo della strada che non fa una grinza.

La gente si divide

I toni non si abbassano per nulla, anzi: ad alzarli ulteriormente sono soprattutto gli utenti che si dividono letteralmente in due. Come ai tempi del Vax-No Vax. Da una parte chi ritiene che il coronavirus sia poco più di un fake che fara comodo a qualche compagnia globale per accumulare soldi affamando i ceti deboli e chi invece la descrive come una calamità.

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Il buonsenso di Ilaria Capua

Ilaria Capua, un’altra illustre virologa italiana che dirige in Florida il One Health Center of Excellence della University of Florida, chiede spirito di servizio e calma a tutti i colleghi: “L’Italia sta vivendo una situazione più critica perché sta cercando i casi più attivamente di altri – dice – ma la realtà è che questa sindrome rischia di potrarsi anche per i mesi a venire, fino a primavera inoltrata o prima dell’estate. Avremo a che fare con questo virus per un po’ di tempo ma usiamo tutti il cervello ed evitiamo che girino notizie stupide che spaventano le persone più fragili. La potremo definire una pandemia quando avremo test diagnostici applicati in tutta Europa. Ma questo virus farà il giro del mondo in tempi abbastanza rapidi e farà dei bei danni”.

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