Israele corre ai ripari sul coronavirus. Il ministro della sanità Yaacov Litzman ha consigliato agli israeliani di “non recarsi in Italia”. “Stiamo controllando – ha detto alla Radio Militare – se l’Australia e l’Italia diventeranno paesi i cui arrivi in Israele devono essere isolati al loro ingresso nel nostro territorio”
Anche Israele si espone e sconsiglia ai connazionali di “non recarsi in Italia”. A dichiararlo è stato il ministro della Sanità Yaacov Litzman. “Consigliamo di non recarsi in Italia. Stiamo controllando – ha detto alla Radio Militare – se l’Australia e l’Italia diventeranno paesi i cui arrivi in Israele devono essere isolati al loro ingresso nel nostro territorio. Isolamento? Non abbiamo timore – ha aggiunto Litzman – di imporre l’isolamento d’autorità”.
Non c’è solo Israele ad aver ‘consigliato’ lo stop. C’è anchi chi ha agito con fermezza. La Croazia ha deciso di sospendere tutte le gite scolastiche in Italia per un mese per limitare al massimo il rischio di diffusione dell’epidemia. Il ministero degli Esteri ha invece consigliato ai cittadini croati di evitare viaggi in Veneto e in Lombardia, regioni che sono state dichiarate “a rischio di contagio da coronavirus”. “Zagabria per ora non ha intenzione di chiudere i confini con l’Italia, ma questa opzione non può essere esclusa in caso di diffusione dell’epidemia”. Lo ha dichiarato il ministro della Sanità croato, Vili Beros.
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“Non c’è nessun blocco al Brennero ed i treni oggi transitano regolarmente”. Lo precisano fonti diplomatiche dopo l’episodio, ieri sera, di un convoglio dall’Italia fermato alla frontiera dalle autorità austriache per due casi sospetti di coronavirus. In un primo momento si era ipotizzato un inasprimento delle misure da parte dell’Austra cosa che, al momento, sembra scongiurata.
Israele, invece, già nella giornata di ieri aveva confermato di osservare con capillare attenzione l’evolversi della vicenda italiana. Netanyahu, in una riunione speciale di governo dedicata alla minaccia della diffusione del coronavirus, aveva dichiarato. “Prima di tutto, irrigidiamo le norme d’ingresso in Israele da altri Paesi. Oggi aggiungeremo l’Australia e l’Italia e, se necessario, aggiungeremo altri Stati. Credo che una prevenzione eccessiva sia migliore della mancanza di preparazione. Ad oggi Israele è il Paese più intransigente in questo senso di qualsiasi altro e continueremo a fare tutto il necessario per prevenire la diffusione del virus in Israele”.
Ieri il ministro degli Interni Aryeh Deri aveva emesso il decreto che vieta l’ingresso in Israele per tutti i non cittadini che sono stati in Giappone e in Corea del Sud nelle ultime due settimane. La scorsa settimana un divieto simile era stato imposto alle persone in arrivo dalla Thailandia, da Hong Kong, da Macao e da Singapore. All’inizio di questo mese i collegamenti aerei con la Cina erano stati interrotti e l’ingresso era stato vietato ai cittadini stranieri che erano stati di recente in Cina.
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