La National Medical Products Administration della Cina ha approvato un nuovo chip per condurre test virali basati sugli acidi nucleici, capace di rilevare e distinguere fino a sei diverse infezioni virali delle vie respiratorie, compreso il nuovo coronavirus.
Questa nuova tecnologia è stata sviluppata in collaborazione tra vari esperti provenienti dal prestigioso West China Hospital della Sichuan University, dalla Tsinghua University di Pechino e da una società biotecnologica con sede a Chengdu.
Il nuovo metodo preventivo
Grazie ad alcuni tamponi oro-faringei di secrezioni raccolti dai pazienti, il nuovo chip è in grado di rilevare in una sola volta sei differenti infezioni virali delle vie respiratorie, compreso il nuovo coronavirus, in soli 90 minuti.
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Secondo il West China Hospital, ogni dispositivo consente di analizzare contemporaneamente fino a 16 campioni in un singolo test. Rispetto ai tradizionali kit di analisi, questo nuovo chip risulta più semplice da usare e permette di limitare l’esposizione ai virus, riducendo il rischio di contagio. Dovrebbe inoltre aumentare la precisione della diagnosi delle infezioni virali e contribuire ad accelerare il trattamento dei pazienti. Secondo l’ospedale cinese, questo nuovo chip sarà presto impiegato in prima linea per contrastare l’epidemia di COVID-19.
Situazione in Cina
In Cina intanto rallentano i contagi, ma soltanto ieri c’è stato il picco di vittime: 150. Sono sei però le province del Paese che hanno abbassato hanno il livello di emergenza contro l’epidemia, portandolo da 1, il più alto, a 2 o a 3: si tratta di Gansu, Liaoning, Guizhou, Yunnan, Shanxi e Guangdong.
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La mossa delle autorità locali segue l’invito rivolto ieri dal presidente Xi Jinping di un “ritorno ordinato” alle attività lavorative e produttive dopo la festività del Capodanno lunare, eccezionalmente prolungata per l’emergenza sanitaria. Ma nonostante i segnali di allentamento delle misure di quarantena, è stata rinviata per la prima volta in decenni la sessione annuale del parlamento in programma il 5 marzo. E Pechino ha approvato la bozza di legge “ampia” che include il bando immediato del consumo di carne di animali selvatici, insieme alla stretta sul commercio illegale a tutela di vita e salute delle persone. Lo schema ha 8 articoli focalizzati sul “noto problema” di consumo di carne di animali selvatici (ritenuto uno delle possibili cause del coronavirus) su cui c’è il bando totale e la stretta sul commercio illegale.