Julian Assange oggi a processo e si moltiplicano gli appelli alla Gran Bretagna per evitare l’estradizione negli Usa dove rischierebbe molto: “Si aggiungerebbe un’ estrema ingiustizia a quelle che Julian continua a subire”.
Oggi l’ udienza sull’estradizione di Julian Assange, anche Amnesty International aveva lanciato una campagna per chiedere agli Usa di annullare tutte le accuse di spionaggio o relative a questo reato. La detenzione di Assange è strettamente collegata alle accuse contenute nella richiesta di estradizione, l’organizzazione per i diritti umani chiede che Assange sia prontamente rilasciato. “Se quelle accuse non verranno annullate, le autorità del Regno Unito dovranno comunque assicurare che Julian Assange non sia estradato negli Usa, dove rischia di subire gravi violazioni dei diritti umani”.
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Negli Usa, Assange potrebbe essere sottoposto a condizioni detentive equivalenti a maltrattamento e tortura, compreso l’isolamento prolungato. E anche alcuni parlamentari britannici si sono espressi sul caso. La rivelazione che venivano segretamente registrati i colloqui riservati di Julian Assange con i suoi legali australiani, quando era rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dovrebbe bastare da sola ad imporre ai tribunali britannici di respingere ogni richiesta di estradizione negli Usa. Lo ha detto il deputato indipendente Andrew Wilkie, che ha fatto visita ad Assange in carcere a Londra insieme con una delegazione parlamentare australiana e ha descritto tali azioni di spionaggio come “immorali e illegali”. “Da sole dovrebbero essere sufficienti a rifiutare l’estradizione”. Il parlamentare rinnova l’appello al primo ministro conservatore Scott Morrison, a nome della delegazione, a intervenire sul governo britannico perché respinga la richiesta degli Usa.
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Il fondatore di Wikileaks è cittadino australiano, in Usa dovrebbe affrontare varie accuse di spionaggio, passibili di condanne a vita, per la pubblicazione di centinaia di migliaia di documenti riservati. Una ditta spagnola di sicurezza è sotto indagine, accusata di aver spiato su Assange mentre viveva nell’ambasciata ecuadoriana, passando a enti Usa di intelligence centinaia di ore di registrazione e altri dati. “Se la corte britannica non abbandona il procedimento alla luce di queste rivelazioni, mette in dubbio la sua neutralità. Si aggiungerebbe un’ estrema ingiustizia a quelle che Julian continua a subire”, ha aggiunto Wilkie. Un portavoce del Dipartimento Affari Esteri e Commercio ha dichiarato che “il governo australiano ha chiesto rassicurazioni alle autorità britanniche sul trattamento del signor Assange”.