Arrestato in Colombia Francisco Galàn, figura di primissimo piano dell’Esercito di Liberazione della Colombia (Eln). Gravi le accuse: omicidio e estorsione.
Mario Pieschacón Negrini (Francisco Galán), figura di spicco nell’Esercito di liberazione nazionale (Eln) della Colombia, è stato arrestato ieri a Medellín con l’accusa di essere stato uno dei responsabili di un maxi sequestro compiuto dalla guerriglia una ventina di anni fa a Cali, nel sudest del Paese. Secondo la Procura colombiana, Galán, è accusato dei reati di sequestro estorsivo aggravato, omicidio colposo in concorso con altri e furto qualificato e aggravato.
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Galàn non è l’unico ad essere stato arrestato: la Procura ha infatti ordinato la cattura di altri otto membri del Comando centrale (Coce) dell’Eln, fra cui Nicolás Rodríguez Bautista, detto ‘Gabino’, Herlinto Chamorro conosciuto come ‘Antonio García’ e Israel Ramírez Pineda di soprannome ‘Pablo Beltrán’. Tutti sono considerati colpevoli per il sequestro nel novembre 2000 di 64 persone che si trovavano in edifici pubblici, sulla strada che da Cali porta a Buenaventura, nel dipartimento del Valle del Cauca.
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Nel confermare l’arresto dei nove, i magistrati hanno ricordato che il 18 gennaio 2019 è stato revocato l’incarico di ‘gestore della pace’ che era stato riconosciuto a Galán. L’ex leader dell’Eln è stato in carcere per 14 anni, ritrovando la libertà nel 2007. Da allora ha sempre risposto alle accuse della giustizia ricordando che il sequestro avvenne mentre lui era dietro le sbarre.