Decisione inevitabile e prevedibile, quella che vede lo stop al Carnevale di Venezia a causa dell’emergenza coronavirus. I casi aumentano, così come aumentano le regioni colpite dalla piaga che ha già portato a due decessi e a più di 130 casi di contagio.
Aumentano di ora in ora i casi di contagio al coronavirus in Italia. Sono in tutto 5 le regioni colpite dal virus (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio), e sono diverse le misure di sicurezza applicate dalle autorità per prevenire e contrastarne la diffusione. Tra queste, è arrivata da poche ore la (prevedibile) comunicazione che conferma l’annullamento del celebre Carnevale di Venezia.
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Coronavirus in Veneto: salta il Carnevale di Venezia, chiuse le scuole
“Da questa sera è previsto il blocco del Carnevale di Venezia e di tutte le manifestazioni anche sportive fino al 1 marzo compreso”. Queste le parole pronunciate dal governatore del Veneto Luca Zaia, che durante una intervista concessa a Sky si è espresso in merito alle misure di contrasto al Coronavirus.
Come confermato dal governatore, nei prossimi giorni in Veneto saranno evitate “tutte quelle che sono le aggregazioni, private e pubbliche”, ed è stata stabilita anche “la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in Veneto fino al 1 marzo compreso“.
La decisione è parte di quelle “misure drastiche”, preventive e cautelari volte a contrastare l’espansione del contagio del virus. “Evitiamo problemi – è la vicenda più grave che mi sono trovato ad affrontare“, ha infatti dichiarato Zaia.
Misure drastiche per contrastare il contagio
Le autorità italiane hanno implementato una serie misure drastiche per tentare di arrestare l’epidemia di coronavirus nel nord del Paese, e questo non solo in Veneto. Se da una parte l’annullamento del Carnevale era sicuramente prevedibile, dall’altra è bene ricordare che i centri focolai sono stati posti sotto una vigilanza ancora più stretta.
Le forze di polizia sono attualmente impegnate a pattugliare ben 11 città – principalmente nella regione Lombardia, dove è emerso il primo caso di contagio – e tutti i centri messi in quarantena sono sorvegliati accuratamente. Inoltre, è stata disposta l’imposizione di multe a chiunque venga sorpreso entrare o uscire dalle aree coinvolte dall’epidemia, dato il sensibile aumento dei casi positivi di queste ultime ore.