Coronavirus, i sindaci di Ischia dicono no agli sbarchi di turisti lombardi e veneti. Bloccati anche gli sbarchi dalla Cina
Mentre i casi di Covid-19 salgono a 132 in Italia, le varie regioni e lo stesso Governo prendono misure preventive sempre più restrittive. Sull’isola di Ischia, i sindaci hanno stoppato gli sbarchi di turisti lombardi e veneti. Bloccati gli sbarchi anche per i cinesi provenienti dalle zone focolaio del virus. In particolare, il divieto è per chi ha soggiornato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni. L’ordinanza, firmata dai sindaci di sei comuni di Ischia, si protrarrà fino al prossimo 9 marzo.
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Coronavirus, sindaci spiegano le ragioni delle restrizioni
Secondo quanto si legge nell’ordinanza emessa dai sindaci dell’isola, tra le ragioni delle restrizioni ci sarebbe l’elevato numero di turisti nel luogo, anche nel periodo invernale. Sarebbe quindi difficoltoso, in caso di contagi da coronavirus, fronteggiare l’emergenza. Ischia infatti, è dotata di un solo ospedale, tra l’altro neppure ben collegato.
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I sindaci chiedono che l’ordinanza venga fatta rispettare da polizia municipale e forza pubblica. Si chiede inoltre che le autorità sanitarie locali realizzino “presidi sanitari prima degli imbarchi per l’isola“.
Da chiarire è come possano avvenire eventuali filtri via terra, poiché agli imbarchi per l’isola, gli unici tenuti a mostrare documento di identità sono i residenti ad Ischia che desiderino usufruire di agevolazioni tariffarie.
Nel frattempo, la scelta dei sindaci ha suscitato le prime polemiche. È il commissario straordinario Angelo Borrelli a commentare al Tg1 con un perentorio:”Non penso sia stata una buona idea“.
Video sbarco gruppo di turisti dell’Italia del Nord e la reazione degli Ischitani.
AGGIORNAMENTO
È di poco fa la notizia che il prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha annullato l’ordinanza di stop agli sbarchi dei turisti provenienti da Lombardia e Veneto. Valentini ha dichiarato che nell’ordinanza sono stati rilevati “profili di illegittimità“. Essa sarebbe quindi ingiustificatamente restrittiva “nei confronti di una vasta fascia della popolazione nazionale e non in linea con le misure sinora adottate dal Governo“.