Coronavirus, Conte: “Registriamo una decina casi in più, niente panico”

Il presidente del consiglio analizza i dati epidemiologici e invita tutti alla calma nel corso di un intervento televisivo a Domenica In.

Conte va in tv

Di fronte al clima di crescente confusione che si è generato nel paese, d’accordo con il suo ufficio comunicazione, il presidente del consiglio Giuseppe Conte decide di intervenire in diretta sull’argomento coronavirus e lo fa nel contenitore televisivo più popolare, “Domenica In” . Lo scopo è quello di informare, tranquillizzare e cercare di dare un ordine a una serie di dati che sono inconfutabili e molto preoccupanti.

Anche Mara Venier accoglie il premier che è collegato in diretta dalla Protezione Civile, con una nota di preoccupazione: “Siamo andati in onda, ma non le nascondo che c’è una preoccupazione palpabile. Come mai ci siamo ritrovati in questa emergenza?”.

Niente panico

“La preoccupazione è comprensibile – dice Conte – ma il panico no. Stiamo lavorando intensamente. Stiamo adottando tutte le misure per contenere la diffusione del coronavirus per evitare effetti negativi sulla popolazione. Comprendo che i cittadini siano preoccupati ma stiamo adottando le misure più rigorose nel segno della preparazione. Abbiamo scoperto tanti casi, facciamo controlli accurati. Stiamo tutti adottando una linea di massimo rigore e di massima protezione nell’interesse di tutti i cittadini italiani”.

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Collaborazione e buon senso

Conte fa appello al senso di responsabilità degli italiani e al loro spirito di di collaborazione: “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare – continua Conte – sempre su indicazione del comitato tecnico-scientifico. Purtroppo spesso i controlli, anche quelli più rigorosi non bastano. Ad un certo punto diventa anche un caso fortuito, una persona scappa dalle maglie. Il paziente zero ha una vita dinamica, tanti contatti e diffonde il contagio. Questo è quello che è capitato. Se conterremo il contagio come stiamo facendo e come contiamo di fare, proteggeremo i cittadini”.

Ce la faremo

Conte è sostanzialmente ottimista nonostante l’escalation del virus: “La cosa più importante è non affidarsi ad alcuna forma di panico. Stiamo predisponendo una campagna di informazione, tutti saranno chiamati ad essere partecipi in questo programma. Vedrete che ce la faremo, conterremo il contagio e tutti insieme usciremo vittoriosi. Forse ci sono una decina di casi di contagio in più rispetto ai 132 comunicati oggi dalla Protezione Civile ma non dobbiamo spaventarci se il numero crescerà. Siamo stati gli unici a disporre la chiusura dei voli con la Cina”.

I casi in aumento

“Certo abbiamo scoperto tanti casi, ma li abbiamo scoperti perché facciamo controlli minuziosissimi e accurati, abbiamo operato migliaia di test con la prova tampone. Questo sul piano comparativo sembrerebbe svantaggiarci in realtà è una linea di massimo rigore, di massima protezione nei confronti dei cittadini italiani. È importante collaborare ed esprimere solidarietà verso le persone che sono dirette destinatarie di qualche misura restrittiva, che creerà qualche sacrificio personale”.

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Controlli tra stazioni e aeroporti

“Solo all’aeroporto di Fiumicino in questi giorni abbiamo sottoposto a controlli più di 50mila passeggeri, ma per quanti controlli tu possa fare il problema è il periodo di incubazione, non puoi fare una prova tampone a 50mila passeggeri al giorno. , io ho appena firmato un decreto attuativo che dispone queste limitazioni per i prossimi 14 giorni soprattutto per le aree che sono direttamente state individuate come centri e fulcri di questo contagio. Ma sono tutti sacrifici necessari che vengono ripagati con una maggiore assistenza e con la massima attenzione per la salute di tutti”.