Seconda vittima italiana del Coronavirus. Secondo quanto apprende l’Ansa da fonti sanitarie si tratta di una donna. Paura nel nord Italia.
Dopo il morto di Padova c’è purtroppo da registrare un nuovo decesso, questa volta in Lombardia. Secondo quanto si apprende dall’Ansa che avrebbe contattato fonti sanitarie, la vittima è una donna residente in Lombardia e potrebbe essere collegata ai casi di Codogno. La donna era ricoverata con la polmonite e potrebbe essere la seconda vittima italiana del coronavirus. La certezza si avrà quando arriveranno gli esiti del test al quale si era sottoposta nelle scorse ore.
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La prima vittima si chiamava Adriano Trevisan, 78 anni, abitava Vo’ Euganeo: primo decesso per coronavirus in Italia. Era ricoverato già da dieci giorni per precedenti patologie.Ex titolare di una piccola impresa edile, Trevisan aveva tre figli, una delle quali, Vanessa, era stata sindaco di Vo’. E’ uno dei 20 casi conclamati che si sono registrati tra Lombardia e Veneto. Il governatore del Veneto Zaia annuncia: “Chiusura delle scuole, degli esercizi commerciali e ricostruzione di tutte le attività sociali e i contatti di queste persone”.
Il primo dei contagiati, il 38enne di Codogno, resta in prognosi riservata, e le sue condizioni sarebbero gravissime. Tra gli altri infettati anche sua moglie incinta di 8 mesi e cinque operatori sanitari. Il presunto ‘paziente zero’, che avrebbe diffuso il contagio, è risultato invece negativo al test. Intanto sono stati isolati dieci comuni del Lodigiano ed è stata disposta la quarantena per le 250 persone entrate in contatto con i contagiati. La Regione ha invitato a restare a casa 50 mila residenti anche dei centri maggiori: Codogno, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo. Strade deserte, chiusi bar e banche, scuole e uffici comunali. Cordone sanitario anche intorno a Vo’ Euganeo.Il premier Giuseppe Conte invita ad evitare panico e allarmismo: “Abbiamo adottato una linea di massima precauzione e prudenza”. Il ministro della Salute Speranza: “L’Italia è pronta all’emergenza”.
Psicosi Coronavirus: aggredita cinese
Una donna cinese di 40 anni è stata insultata e poi picchiata in centro a Torino. La vittima, che vive da anni in Italia, ha denunciato l’episodio alla polizia, che indaga sull’accaduto. La donna ha detto di essere stata avvicinata da una coppia che prima l’ha insultata con riferimenti al Coronavirus, quindi l’ha colpita con calci e pugni provocandole una distrazione cervicale. Nei giorni scorsi, in periferia a Torino, una giovane coppia cinese era stata aggredita a bottigliate da un gruppo di ragazzi.