Mentre il contagio da coronavirus continua a far salire il numero dei casi positivi in Italia, rimane fondamentale prevenire la possibile infezione avendo cura di ottemperare alcune semplici accortezze – utili soprattutto per la salute dei bambini.
Senza lasciarsi trasportare dalla psicosi da coronavirus e dal clima di allarmismo che sta dilagando di recente nel nostro Paese, è bene tenere a mente che prevenire il contagio si può, ed è possibile farlo in 5 semplici mosse. Ad evidenziarlo è stato un video postato sulla pagina Facebook ufficiale della Società italiana di pediatria (Sip).
Prima regola fondamentale (e mai troppo scontata) riguarda un’adeguata cura all’igiene delle proprie mani. Molto importante, infatti, è lavarle con acqua e sapone (meglio se liquido) aiutando i più piccoli di casa a farlo accuratamente. Seconda regola è quella di insegnare ai bambini a starnutire correttamente: ogni qualvolta sentano la necessità di farlo, infatti, è bene che starnutiscano nella piega del gomito per limitare la diffusione dei germi.
Terza regola, invece, si applica in caso di raffreddore: in questo caso, infatti, non è sufficiente starnutire nella piega del gomito, e sarà invece importantissimo usare un fazzoletto (preferibilmente monouso) che andrà poi smaltito adeguatamente. La quarta regola riguarda il sonno. Per proteggere i bambini dal contagio del coronavirus, così come da qualsiasi altro tipo di infezione virale, è importante garantire all’organismo un sonno qualitativamente e quantitativamente adeguato, soprattutto in età pediatrica. Quando si è più piccoli, infatti, un buon sonno è in grado di prevenire febbre e infezioni.
Infine, la quinta e ultima regola riguarda l’alimentazione. Scontato forse a dirsi, la dieta dei più piccoli, così come dei più grandi, deve essere sana ed equilibrata, ricca in vitamine già a partire dalla colazione. Questo permette al corpo di avere molta più energia e di affrontare in maniera migliore l’intera giornata.
Numeri e casi alla mano, sembrerebbe che i contagiati dal nuovo coronavirus siano soprattutto persone in età adulta, e la letalità dell’infezione sembrerebbe essere maggiormente probabile tra gli anziani o negli individui che presentano in cartella clinica pregresse patologie.
Come viene riportato dalla Sip sul suo portale ufficiale, nell’attuale epidemia di coronavirus sono molto pochi i bambini che si sono ammalati, ma restano ancora oscuri i motivi di una simile correlazione. Al momento, sembrerebbero probabili due spiegazioni, “legate ad una minore probabilità che siano stati esposti al virus per le modalità di diffusione iniziale dell’epidemia (mercato di Wuhan, ospedali…), oppure c’è qualcosa di diverso nel modo in cui il loro organismo risponde al virus”.
Nonostante tutto, però, è sempre bene mettere in pratica tutte le dovute misure cautelari volte alla prevenzione del contagio. Importante, allora, non dimenticarsi mai delle 5 regole suggerite dalla Sip, dal momento che i bambini sono generalmente “meno propensi a lavarsi le mani, a coprirsi la bocca e ad astenersi dal toccare gli altri, comportamenti che possono diffondere germi“.
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