Armani: “gli stupri sono anche colpa di noi stilisti, troppe donne seminude”

Dichiarazioni forti al termine dell’ultima sfilata Emporio Armani: lo stilista ha affrontato un tema che gli sta molto a cuore: il legame tra moda e donne. “E’ un momento in cui posso dire ciò che penso”. 

Dichiarazioni forti quelle di Giorgio Armani. C’è da capire se siano provocazioni o cosapevolezza. Al termine dell’ultima sfilata Emporio Armani, lo stilista ha affrontato un tema che gli sta molto a cuore: il legame tra moda e donne. I suoi ultimi lavori sono un inno alla libertà delle donne di vestirsi per stare bene, senza dare retta alle etichette di chi fa moda. “Con questa collezione ho dato la massima libertà alle donne, che se hanno un po’ di testa sanno come gestire questa possibilità” ha detto Armani, che poi ha lanciato la provocazione che farà molto discutere: “Le pubblicità con le donne seminude sono una forma di stupro. È indegno ed è colpa di noi stilisti”.

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Armani, parlando ai giornalisti, ha lanciato un invito: “Dovreste piantarla di parlare di tendenze che non ci sono, anzi, non devono esserci perché una giacca gonfia non aiuta a essere snelle o sexy ma a infagottarsi, è una tendenza che non riconosco come accettabile”. “E’ un momento – ha aggiunto – in cui posso dire ciò che penso. Per questo invita i giornalisti a piantarla “di essere succubi di questo sistema”. Perché la vera libertà – e la sfilata della linea Emporio ne è la dimostrazione – è scegliere ciò che sta bene; per esempio chi ha gambe stupende starà bene con lo short corto, mentre chi ha un posteriore accentuato starà meglio con un pantalone largo da uomo”.

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Ognuno può scegliere ciò che vuole – ha concluso Armani – ma evitiamo il ridicolo, poi diciamo che le donne vengono stuprate in un angolo, ma le donne continuano a essere stuprate dagli stilisti”. Questa “è una battuta”, che nasce da una riflessione sulle imposizioni della moda che tolgono libertà alle donne, a partire da quella di vestirsi secondo la propria età, la propria conformazione, la propria mentalità. Per Armani non è libertà il fatto che “la signora che cammina per strada vede un manifesto di una donna con il seno e il fondoschiena in vista, e vuole farlo anche lei: questo è un modo per stuprare”.

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