Compare anche il nome dell’amministratore delegato di RFI tra quelli delle undici persone iscritte nel registro degli indagati per l’indagine sull’incidente ferroviario del 6 febbraio.
Undici nuove persone sono state iscritte al registro degli indagati per il Frecciarossa 1000 deragliato a Ospedaletto Lodgiano. Si tratta di manager o funzionari che si occupano della gestione della rete ferroviaria amministrata da RFI tra i quali anche l’amministratore delegato della compagnia, Maurizio Gentile.
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La notizia è stata ufficializzata nella tarda serata di ieri dal procuratore di Lodi che si sta occupando dell’inchiesta, Domenico Chiaro che per la verità ha parlato di dodici indagati in tutto. Oltre a sei dipendenti di Alstom Ferroviaria, la società che produce e fornisce gli scambi per la linea alta velocità, e cinque di RFI che invece è responsabile della manutenzione della linea, c’è anche l’intera azienda Alstom. In tutto si parla di diciassette persone e di due società.
Mentre la linea è stata liberata dai rottami della motrice che si è quasi disintegrata nello schianto e da tutti i vagoni, proseguono gli accertamenti su linea, treno e funzionalità elettroniche di sicurezza. Al primo sopralluogo del 12 febbraio scorso ne sono seguiti altri particolarmente serrati soprattutto tra mercoledì e giovedì quando la linea era finalmente sgombra. I sopralluoghi proseguiranno fino a domenica quando fin dalla serata potrebbe essere disposto il dissequestro di tutta l’area per procedere così al ripristino della linea e della circolazione.
Ci vorranno però alcune settimane per riportare il tratto ad alta velocità teatro dell’incidente alla sua piena funzionalità. Il luogo dell’incidente continua a essere sorvegliato giorno e notte dagli uomini della polizia ferroviaria.
Rimane piuttosto rigido intanto il rapporto tra la Alstom e RFI: la società ferroviaria francese che fa capo al colosso delle costruzioni e delle telecomunicazioni Bouyges, si era difesa dicendo che installazione e manutenzione degli scambi compete al gestore mentre RFI si dice sicura del corretto lavoro dei cantieri sulla linea e di non avere dubbi su quelli che saranno gli esiti delle indagini.
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Intanto i disagi per i viaggiatori proseguono. Ancora ritardi per i treni ad alta velocità sulla linea tra Bologna e Milano ma anche sui treni regionali. Troppe le deviazioni per evitare che i convogli locali andassero a complicare il traffico intorno alla stazione Centrale. Il personale viaggiante delle ferrovie resta in agitazione: ieri è partita una seconda colletta destinata alle famiglie di Mario Dicuonzo e Giuseppe Cicciù, i due macchinisti deceduti nello schianto. La partecipazione è stata massiccia.
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