Si tratta di una coppa australiana che ha fatto ritorno a casa dopo avere superato tutti i controlli e il periodo di quarantena, ma poi sono stati ricoverati e risultano positivi.
Un virus subdolo
Mentre l’Italia reagisce con grande preoccupazione alla notizia del primo contagio italiano, un uomo di 30 anni è stato ricoverato nella notte all’ospedale di Codogno nel Lodigiano, l’Organizzazione Mondiale della Sanità continua a snocciolare i suoi dati che riguardano il coronavirus. Le ultime ore confermano due sensazioni: se da una parte il contagio sembra essersi leggermente frenato in Cina e nella provincia dell’Hubei, dall’altra sembra aggredire in modo più sostanziale non soltanto la Corea del Sud ma anche le zone di quarantena esterne alla Cina come ad esempio la Diamond Princess.
Diamond Princess, il caso sfuggito alla quarantena
Dalla nave da crociera, ancora attaccata a Yokohama da dove sono scesi i primi passeggeri italiani e dove anche ieri sono stati fatti sbarcare 500 ospiti che torneranno a casa e che hanno terminato senza conseguenze il loro periodo di quarantena, sono stati registrati due nuovi casi di contagio. Questo, in particolare, è un altro caso preoccupante che è sfuggito alle barriere della quarantena. Si è appreso infatti che le due persone contagiate sono turisti australiani, marito e moglie, ricoverati in ospedale solo dopo essere rimpatriati e rientrati a casa. Avevano passato il periodo di quarantena senza problemi. Ma una volta tornati in Australia sono risultati positivi al test del COVID 19.
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Aumentano i decessi
Ieri, sulla Diamond Princess, si erano registrate anche le due prime vittime a fronte di circa 630 persone contagiate. Si tratta di due anziani di 80 anni, marito e moglie, che stavano male già da alcuni giorni.
Secondo gli ultimi dati che riguardano la Cina il numero di decessi è salito a quota 2233, 115 nella sola provincia di Hubey nel corso delle ultime ventiquattro ore
Daegu preoccupa
Anche in Corea del Sud la situazione è preoccupante. La città di Daegu è senza dubbio quella più colpita. Nella sola giornata di ieri si sono registrati 52 nuovi contagi, più del doppio rispetto a quelli registrati nel corso dell’ultima settimana. Al momento i casi conclamati in Corea sono 156. Nonostante il caso dei due turisti australiani sbarcati dalla Diamond Princess e poi risultati infetti preoccupi e faccia pensare alla necessità di un più rigido giro di vite della quarantena, anche per quest’oggi è previsto un ulteriore sbarco.
Si parla di almeno 450 persone. Se tutte quante lasceranno la nave saranno 1000 le persone in tutto che hanno fatto ritorno a casa, poco meno di un terzo di quelle che ancora restano a bordo dove rimangono restano ancora 34 italiani, tutti negativi ai primi test, ma non ancora sbarcati. Si tratta non solo di turisti ma anche di personale di bordo e ufficiali tra i quali il comandante Gennaro Arma.
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Il messaggio del Giappone
Nella giornata di ieri le autorità sanitarie nipponiche hanno voluto mandare un messaggio di affetto e ringraziamento alle persone che stanno lasciando la nave. Affetto e raccomandazioni: “Indipendentemente da quello che sarà l’atteggiamento del vostro paese e delle sue attività sanitarie – scrivono le autorità sanitarie giapponesi – raccomandiamo a tutti di non uscire di casa per almeno due settimane. Controllate costantemente il proprio stato di salute uscendo soltanto per giustificati motivi e rivolgendosi all ospedale più vicino in caso di necessità”.