Strage di Hanau: l’attentatore è morto. Si è ucciso?

La polizia alle prime luci dell’alba ha comunicato che l’attentatore della strage di ieri sera, nove morti, è stato rinvenuto cadavere. Nessun altro dettaglio: ma si ipotizza il suicidio.

L’attentatore si sarebbe ucciso

Sarebbe morto l’attentatore di Hanau. La polizia tedesca, che per tutta la notte ha dato una caccia senza tregua all’uomo che ieri ha fatto fuoco tra la folla di alcuni locali uccidendo nove persone e ferendone altre tredici delle quali quattro in gravi condizioni, non ha dubbi circa la sua identità e le sue responsabilità della strage.

L’irruzione in casa, due cadaveri

Le teste di cuoio tedesche hanno fatto irruzione questa mattina intorno alle 3 nella sua abitazione e lo hanno trovato privo di vita. Immediata la comunicazione che la polizia dell’Assia Sud Orientale ha diffuso su Twitter: “Il probabile autore della strage è stato trovato senza vita nella sua casa di Hanau. Le forze speciali di intervento della polizia hanno anche scoperto un altro corpo nello stesso luogo. L’inchiesta è in corso. Attualmente non ci sono indicazioni che ci siano altri autori”.

Nessun nome ufficiale

Massimo riserbo sull’identità delle persone rinvenute morte e sul loro grado di coinvolgimento nella strage che tuttavia viene ritenuto “massimo”, per lo meno per una delle due. Per il resto si possono solo fare ipotesi: questa mattina Sky Germania, nei notiziari che da ieri notte vengono prodotti a tamburo battente, ipotizzava che l’attentatore fosse arrivato a casa e prima di uccidersi avesse eliminato la sua compagna, o comunque una persona che viveva con lui. Ma è solo una delle molte ipotesi al vaglio degli investigatori che non hanno dubbi che l’attentatore sia morto. Così come sembrano escludere altri coinvolgimenti lasciando pensare all’azione di un ‘solitario’.

Colpita la zona del divertimento

Dopo la sparatoria avvenuta nel centro di Hanau, in uno dei quartieri più bohemienne della città, noto per la sua vita notturna e per la folta presenza di immigrati di origine araba, la polizia ha scatenato tutta la sua forza investigativa. Cani poliziotto, droni, due elicotteri e almeno duecento agenti delle forze speciali hanno rastrellato palmo a palmo tutta la zona seguendo le immagini di alcune telecamere di sorveglianza e il racconto di due testimoni che hanno descritto l’attentatore e l’auto scura dalla quale avrebbe fatto fuoco.

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Nessun arresto

In un primo momento si era sparsa la voce di un arresto, avvenuto per strada a poca distanza dal luogo della strage ma questa notizia non è mai stata confermata dai portavoce della Polizia dell’Assia che l’unica conferma l’ha diramata alle 4.43 di questa mattina quando ha parlato di un uomo morto, l’attentatore.

Quale lo scopo della strage?

Che cosa abbia scatenato la strage non è chiaro. I primi colpi sono stati esplosi in rapida successione vicino al Midnight, poi altri colpi di arma automatica nei pressi dell’Arena Bar & Café. La zona è quella del mercato, Heumarkt. Sono stati colpiti alcuni bar che sono i simboli della movida di Hanau: si fuma il narghilè, si mangia e si beve fino a tardi. La zona è frequentata soprattutto da gente proveniente dal Kurdistan, per altro assolutamente integrata nel tessuto sociale e lavorativo tedesco.

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La quiete di Hanau

Hanau è una città tranquilla, giovane, di persone che lavorano nel terziario e di molti studenti: 100mila persone in tutto. Certo non un bersaglio terroristico. L’allarme non è ancora cessato: sulla città continuano a volare due elicotteri e si cercano possibili fiancheggiatori o complici dell’attentatore che, secondo quello che dicono fonti non ancora confermate, si sarebbe ucciso.

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