Il Gip di Catania ha ricevuto dalla Procura la richiesta di fissazione di una udienza preliminare: si tratta dell’inizio ufficiale del processo a carico dell’ex ministro dell’Interno per il caso della nave Gregoretti.
Potrebbe mancare veramente poco a che il processo a carico di Matteo Salvini entri nel vivo: parliamo dell’accusa per sequestro di persona relativo alla nave Gregoretti. La procura di Catania avrebbe infatti depositato la richiesta di fissazione dell’udienza preliminare: una richiesta formale, ufficiale, che è stata depositata nella segreteria del giudice per le indagini preliminari. Si sono anche sbrigati, i giudici: risale soltanto ad una settimana fa, infatti, il via libera del Senato al proseguimento del procedimento nei confronti del leader leghista.
Dopo che i senatori hanno deciso di non concedere l’immunità parlamentare all’ex ministro, il fascicolo riguardante il caso Gregoretti è tornato a Catania. Ma ricapitoliamo: il caso Gregoretti fa riferimento agli accadimenti del luglio del 2019. In quell’occasione l’allora ministro dell’interno Matteo Salvini negò lo sbarco di un gruppo di migranti a bordo della nave Gregoretti della Guardia Costiera. Il mezzo, attraccato ad Augusta, fu costretto a trattenere a bordo per diversi giorni i migranti raccolti in mare.
Dopo l’apertura di un fascicolo d’inchiesta da parte della procura di Siracusa, l’indagine è passata a Catania. L’accusa per Salvini, che nel frattempo terminava la sua esperienza di ministro, divenne quella di sequestro di persona. La richiesta di fissazione dell’udienza preliminare per il segretario leghista è dunque il primo passaggio del procedimento avviato dalla procura di Catania. E potrebbe non essere l’unico: il prossimo 26 febbraio infatti, il Senato voterà circa una nuova richiesta, che arriva dal tribunale dei ministri di Palermo: si tratta del caso Open Arms. Anche in questo caso Matteo Salvini è accusato di sequestro di persona. Se i senatori daranno nuovamente il via libera all’apertura del processo, potrebbe verificarsi la possibilità di un doppio procedimento per l’ex ministro dell’Interno.