A margine del Consiglio straordinario Ue sul nuovo budget, il premier Giuseppe Conte è stato intervistato da alcuni giornalisti, e ha risposto in merito alla questione che riguarda la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia.
In giornata odierna, in occasione dell’incontro con il Consiglio Europeo di Bruxelles, il premier Giuseppe Conte ha parlato dell’ipotesi di revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia. E con i giornalisti che hanno posto domande sulla questione, il primo ministro è stato molto chiaro in merito: “Su Autostrade per l’Italia c’è un procedimento di revoca che si sta avviando a conclusione. Il governo sta andando con la procedura di revoca, è interesse della controparte fare una proposta transattiva che il governo avrebbe il dovere di valutare”.
In particolare, il presidente del Consiglio si è espresso sulla revoca della concessione riprendendo e sottolineando alcuni punti che, a suo avviso, sarebbero stati travisati da alcuni media nazionali Quegli stessi media che, “con termini impropri“, avrebbero parlato proprio di recente della decisione del gruppo Autostrade per l’Italia di rifiutare una proposta transattiva avanzata dal governo.
Come spiegato da Conte, tuttavia, il governo è al momento in fase di valutazione della revoca della concessione, e rimane nell’interesse di Autostrade fare eventualmente una proposta transattiva che il governo ha il dovere di considerare – “avrà il dovere di valutarla” – prima che si metta la parola fine su questa procedura.
Questo perché, come spiegato dal premier, “se fosse una proposta che, tenuto conto di tutti gli interessi in gioco, offra la possibilità di tutelare l’interesse pubblico ancora più efficacemente della revoca stessa, abbiamo il dovere di considerarla. Ma solo in quel caso. Non si dica che il Governo vuole transigere o sta facendo una proposta o controproposta”.
Ulteriore elemento a sostegno del fatto che la revoca della concessione sia già sul tavolo, e che aspetta soltanto che la parola fine venga apposta sulla relativa procedura, sono le ultime notizie giunte di recente alla stampa. Secondo le fonti, infatti, il governo pare abbia deciso di lasciare indietro la trattativa con Atlantia, affidando al decreto Milleproroghe il compito di escludere una possibile mediazione.
Come quanto riportano inoltre alcune voci vicine al Pd, il dossier sulla revoca ormai “è definito e non esistono spazi di manovra“. Sarebbe, dunque, troppo “impopolare” fare marcia indietro, e “troppo tardi anche per ricercare altre soluzioni viste le gravi inadempienze legate al crollo del Ponte Morandi”.
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