A Catania, una persona è morta mentre stava piazzando insieme ad un complice una bomba davanti ad un tabacchino. Il loro obiettivo era quello di forzare il rivenditore automatico di sigarette.
A Catania, una persona non ancora identificata è stata uccisa dall’esplosione di una bomba. L’incidente si è verificato intorno alle 4 di notte nel quartiere catanese di Librino. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo stava per piazzare l’ordigno davanti a un tabacchino. Sembra dunque che la bomba gli sia scoppiata in mano. Il ladro si trovava sul luogo insieme ad un complice che è riuscito a fuggire. Subito dopo l’esplosione, i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche che fanno parte del reparto operativo del comando provinciale e della compagnia di Fontanarossa, si sono recati sul luogo per i primi accertamenti.
La vittima non è ancora stata identificata. È stata infatti ritrovata priva di qualsiasi documento d’identità. Sembra però che al momento del ritrovamento del corpo, avesse l’aspetto di un ventenne.
Bomba esplosa davanti al tabacchino di Catania: la ricostruzione dei carabinieri
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’uomo si trovava sul luogo insieme a un complice. Entrambi avevano il volto coperto. L’intenzione dei due, pare fosse quella di utilizzare una bomba rudimentale, costruita a mano.
Lo scopo era forzare il distributore di sigarette del tabacchino e rubare i soldi che c’erano dentro. Il distributore in questione, si trovava in un tabacchino situato in Via Cerignola. Il problema è che molto probabilmente la bomba è scoppiata mentre i due complici erano ancora in azione. Dopo i carabinieri, sul posto si sono subito recati anche il personale medico del 118 e i Vigili del Fuoco. La Procura Distrettuale di Catania ha aperto un’inchiesta.
Soltanto poche settimane fa’, a Catania era scoppiato un allarme bomba a causa di un trolley abbandonato in un farmacia nella zona di Corso Italia. A quel punto, come prevede il protocollo in questi casi, l’intera zona è stata transennata. Sul luogo sono intervenuti gli artificieri e le forze dell’ordine, ma per fortuna si trattava di un falso allarme.