Da una vita normale a un dramma che le sconvolge l’esistenza, scopriamo chi è Irina Lucidi ripercorrendo la scomparsa delle figlie e il suo dolore
Originaria di Ascoli Piceno, è avvocato e vive a Saint-Simon, vicino a Losanna, dove lavora alla Philip Morris, la multinazionale del tabacco. Sposata con Mathias Schepp, ingegnere per la stessa multinazionale, è mamma di due gemelline, Alessia Vère e Livia Clara, nate nel 2004. Una vita normale la sua, segnata da qualche screzio in casa che la portano a valutare l’ipotesi del divorzio. Poi il dramma.
È il 30 gennaio 2011 quando Mathias prende con sé le figlie e fa perdere le sue tracce. Si mette in viaggio e dopo 5 giorni passati tra Francia e Corsica arriva a Cerignola di Puglia dove decide di porre fine alla sua fuga. In stazione si lascia travolgere da un treno. Il suo corpo è sui binari, ma delle bambine non c’è alcuna traccia, c’è solo un biglietto lasciato dall’uomo e indirizzato alla moglie con le parole “le bambine non hanno sofferto, non le vedrai mai più”. Da qui in poi di loro non si è saputo più nulla. I corpi non sono mai stati trovati e nel corso degli anni varie segnalazioni hanno lasciato aperta la speranza che le gemelline siano ancora vive. Ma il dubbio è forse più logorante anche di una certezza negativa ed è così che Mathias, razionale nella sua mente in realtà malata, ha pensato di vendicarsi della moglie. Lasciandola nel dubbio e perpetrando il suo dolore che non fa a tempo a placarsi per doversi subito risvegliare, in un sadico circolo vizioso.
Dopo il dramma che ha vissuto, Irina Lucidi si è ritrovata a dover affrontare forse il più grande dolore possibile, quello della perdita di un figlio. Di due figlie, nel suo caso. La sua vita si sgretola, ma sono i pezzi di quello che si è rotto dentro di lei che sono i più dolorosi, i più difficili da gestire. Non può tenere dentro tutto, ma non può nemmeno aprirsi. Riesce a ritrovare un equilibrio dopo l’incontro con Luis, il nuovo compagno con il quale vive a Granada.
Trova la forza di parlare con Concita De Gregorio quando le chiede di fare della scrittura il mezzo per tirare fuori tutti i frammenti che ha dentro e che la stanno devastando. Esce così, il 3 giugno 2011, il libro Mi sa che fuori è primavera dove si ripercorre, in forma certo romanzata, la vita di una madre spezzata e la sua volontà di fare del dolore la sua forza. La donna ha anche creato la fondazione Missing Children Switzerland, che si occupa di bambini scomparsi.
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