Don Luciano Trapé ha celebrato il funerale di Aurora, la 16enne morta poco dopo essere stata dimessa dall’ospedale di Viterbo. Durante l’omelia il religioso non ha fatto alcun riferimento alle indagini o alle possibili cause del decesso.
“Aurora vive, passa dalla terra al cielo”. Oggi ci sono stati i funerali della ragazza di 16 anni morta sabato per un malessere improvviso che i medici del pronto soccorso non erano riusciti ad individuare. “Non ho preparato l’omelia – ha detto don Luciano – ma quello che ho da dire mi viene dal cuore. La morte non è ultima parola. Non abbiate paura. Dice Gesù abbiate fiducia. Non dobbiamo avere paura”. Al termine della messa ha preso la parola una docente, a nome di tutta la scuola frequentata da Aurora. I funerali di Aurora si sono svolti nella chiesa di San Flaviano a Montefiascone, in provincia di Viterbo. Una morte che non ha ancora trovato una spiegazione, quella della ragazza.
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Intanto si è conclusa l’autopsia sul corpo di Aurora. La 16enne era stata trovata senza vita sabato mattina dai genitori nel suo letto dopo che il giorno prima, dopo alcuni accertamenti all’ospedale di Viterbo, era stata dimessa. L’esame autoptico è durato alcune ore e il medico legale nominato dal procuratore di Viterbo, Paolo Auriemma e dal pm Eliana Dolce ha proceduto anche ai prelievi per gli esami tossicologici. Non è escluso che verranno fatte analisi anche sugli organi interni per accertare se Aurora fosse affetta da una patologia o malformazione congenita mai diagnosticata e per questo e ignorata dai medici del Pronto Soccorso. Proprio per questo potrebbero essere svolti accertamenti anche per capire se la giovane sia stata vittima di una reazione allergica e se magari un farmaco somministrato dall’ospedale, possa essere stato fatale.
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La procura di Viterbo ha iscritto un medico dell’ospedale Belcolle nel fascicolo che riguarda la morte della giovane. Il reato ipotizzato dagli inquirenti è omicidio colposo. “È dannoso
trasformare l’indagato in colpevole. Nessuno può essere trasformato in carnefice quando ancora non sappiamo cosa è successo”: lo ha detto l’avvocato Giuseppe Picchiarelli,
legale della famiglia Grazini. Il legale ha risposto ai giornalisti al termine del funerale nella chiesa di San Flaviano. Sottolineando che “siamo in fase embrionale in cui non ci sono responsabilità”. Per l’avvocato Picchiarelli “è assolutamente prematuro fare qualsiasi tipo di valutazione”. “Mi sento in dovere di precisare – ha detto ancora – che nel momento del ricordo, così difficile per la famiglia, c’è necessità di evitare che il legittimo desiderio di giustizia si trasformi in desiderio di vendetta”.
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