L’ennesima lite in famiglia stava per concludersi in tragedia: un uomo finisce in ospedale in prognosi riservata mentre un altro è accusato di tentato omicidio.
Anni di liti
Non andavano d’accordo, litigavano continuamente e in più occasione le discussioni era arrivato a sfiorare conseguenze drammatiche che stavolta si sono puntualmente concretizzate. Un uomo 65 anni è ricoverato in gravi condizioni e in prognosi riservata dopo essere stato aggredito con una mazza da baseball.
La vittima è il padre della compagna dell’aggressore: i rapporti tra i due erano pessimi da tempo. I vicini di casa nel popolare quartiere di Torre parlano di urla, liti e minacce fino a quando sabato sera si è arrivati al culmine di una tensione sempre crescente.
Aggressione a colpi di mazza
Sabato sera l’ennesima lite seguita a urla e insulti: poi l’aggressore, 44 anni, impugna una mazza da baseball e colpisce il padre della sua compagna più volte anche alla testa. I colpi sono violenti e molto numerosi e non si interrompono neppure dopo che la vittima è a terra, insanguinato e privo di senso. Dopo l’aggressione qualcuno chiama il 118, forse la figlia della vittima e per fortuna i soccorsi sono piuttosto tempestivi: l’uomo viene accompagnato in ospedale in codice rosso dove viene recuperato per accertare l’entità dei traumi.
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Accusa di tentato omicidio
L’aggressore viene fermato e portato in Questura: parla in modo appena comprensibile, è evidente che sia sotto l’effetto di alcol, forse di droga. Si autoaccusa immediatamente di quanto accaduto. Le forze dell’ordine lo conoscono già e non solo per le liti domestiche: ha diversi precedenti per spaccio e piccoli furti. Ora l’accusa per lui, sancita questa mattina dal giudice per le indagini preliminari di Pordenone, è di tentato omicidio: resterà in carcere, l’arresto è stato convalidato.
Sequestrati i vestiti dell’uomo e la mazza da baseball, in alluminio. La vittima resta ricoverata in gravi condizioni, le sue condizioni sono stabili, la prognosi non è stata sciolta.