Niente accordo sui decreti sicurezza: «No all’abolizione ma via le multe alle Ong»

Si opta per l’adozione di provvedimenti diversi, uno legato alla sicurezza e uno che riguarda l’immigrazione. Già in estate Mattarella sperava in una modifica dei decreti sicurezza.

palazzo chigi decreti sicurezza

I decreti sicurezza si avviano verso una profonda e radicale modifica. Con ogni probabilità, infatti, non si andrà verso una abolizione totale dei testi, prodotti per buona parte dalla Lega e dal suo principale rappresentante Matteo Salvini. La riunione dei partiti di maggioranza, avvenuta ieri sera a Palazzo Chigi, ha dato in particolare questa indicazione sui decreti. Anche perchè ci sarà una netta distinzione tra le due aree di cui ci si occupa nei decreti sicurezza fatti passare nei mesi scorsi.

Una parte del testo verrà dedicato ai provvedimenti da prendere in tema di sicurezza. La seconda macro-area dei decreti sicurezza si occuperà di immigrazione, uno dei capisaldi della campagna elettorale leghista. Verrà dunque accontentato (si fa per dire) il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale aveva richiesto a gran voce la correzione delle norme in vigore. Secondo il capo dello Stato, infatti, i soccorsi in mare per i migranti in difficoltà non possono essere negati. E secondo le prime indiscrezioni, una delle modifiche al testo riguarderà proprio questo aspetto.

Decreti sicurezza, parla la maggioranza

Ma non solo Mattarella aveva invocato una modifica radicale al testo dei decreti sicurezza. Anche una buona parte della nuova maggioranza creatasi ad agosto del 2019 chiedeva un netto intervento, seppur legato più che altro all’abolizione dei decreti. Ad esempio, il sottosegretario al ministero degli interni, Matteo Mauri del Pd, ha sottolineato un aspetto. “Questi decreti hanno prodotto obiettivamente un numero di irregolarità maggiore“, ha dichiarato. Dal canto suo, Nicola Fratoianni di Leu ha fatto capire che, secondo, lui, “vanno cancellate le sanzioni nei confronti delle Ong“.

E a tal proposito, il tema della immigrazione ha visto anche il ritorno degli Sprar. I centri di accoglienza diffusi e di piccole dimensioni erano stati efficaci soprattutto di fronte all’integrazione dei migranti che richiedevano asilo. E a proposito della ripresa degli sbarchi, avvenuti in questi ultimi giorni, i rapporti con la Libia verranno rimodulati. Bisognerà infatti discutere nuovamente con Tripoli, soprattutto per il memorandum che regola i compiti della Guardia Costiera libica. Anche se c’è chi, come ad esempio Vito Crimi del Movimento 5 Stelle, non vorrebbe gettare totalmente alle ortiche il lavoro svolto dal precedente Governo.

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