L’Organizzazione mondiale della Sanità, l’Oms, ha invitato tutto il mondo a mostrare solidarietà di fronte all’epidemia di coronavirus, COVID-19, evitando qualsiasi fenomeno di stigma, discriminazione e ‘profilazione’ delle persone affette dalla malattia
L’Oms denuncia possibili rischi discriminazioni sul coronavirus. “Evitare qualsiasi fenomeno di stigma, discriminazione e profilazione delle persone affette dalla malattia”. L’appello è stato lanciato dal direttore esecutivo del Health Emergencies Programme dell’Oms, Michael Ryan. “Non è possibile ha spiegato – ridurre a zero i rischi in nessuna circostanza. Qualcuno sostiene che dovremmo evitare gli aeroporti, alcuni gruppi etnici ed altro, ma dobbiamo stare molto attenti su questo tema”.
“Ci sono molte persone – aggiunge Oms – in tutto il mondo che hanno sofferto fenomeni di stigmatizzazione, discriminazione e ‘profilazione’: forse dovremmo preoccuparci di questo e garantire la solidarietà di tutto il mondo alle vittime, senza accrescere l’allarme sui rischi oltre una soglia ragionevole. E’quanto possiamo fare per crescere”. Poi, l’appello accorato di Ryan. “Si divulghi un messaggio a chiare lettere, raccolto da tutta la popolazione: dobbiamo evitare a tutti i costi lo
stigma. Abbiamo riscontrato nelle ultime settimane alcuni casi eclatanti di discriminazione o di eccessivo allarmismo che vanno a ledere l’immagine delle persone contagiate. O dello stesso stigma sociale verso cittadini di una nazione”.
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Casi in diminuzione ma resta la massima prudenza
I casi di coronavirus – ribattezzato covid-19 – sembrerebbero in calo stando alle ultime rilevazioni. E arrivano buone notizie anche per quanto riguarda la percentuale di mortalità: sarebbe inferiore ad altre epidemie come la Sars. L’Oms, pur ammettendo i buoni riscontri e una tendenza in calo, esprime la massima prudenza. “I dati – spiega il direttore generale Oms – sembrano mostrare un declino nei nuovi casi di coronavirus. Questa tendenza deve essere interpretata con molta cautela, è un impegno ben preciso. Le tendenze possono cambiare, lo sappiamo bene, ed è troppo presto per dire se questo declino continuerà. Ogni scenario è ancora sul tavolo”.
Cresce l’ottimismo tuttavia sulla percentuale di mortalità. “Dai dati in nostro possesso che, lo ricordiamo, restano momentanei, sembra che il Covid-19 non sia mortale come altri coronavirus quali Sars e Mers. E’quanto possiamo affermare in questo momento, anche se occorre la massima prudenza. E’ancora troppo presto per stilare bilanci definitivi su ciò che potrebbe accadere. Tredici giorni di cali non significano ancora nulla”.
L’ottimismo della Cina: “Il trend è positivo”
Per la Cina invece ci sono “segnali estremamente buoni” e “la prevenzione è efficace”, anche se è morto a Wuhan il primario dell’ospedale Wuchang, dove una settimana fa era deceduta a causa del coronavirus anche un’infermiera. Il governo cinese si sente al sicuro rispetto ai giorni passati, ma sta ugualmente pensando di rinviare il congresso del Pc previsto a marzo. Sullo sfondo si valuta anche ildivieto di commercio e uccisione a scopo alimentare di animali selvatici.