Cadde dal letto, si ruppe il bacino e morì una settimana dopo in ospedale: condannato il badante. Era assente colui che avrebbe dovuto accudire l’anziano tutto il giorno. Per questa vicenda, Carlos Vinicio Moreno Pallmay, ecuadoriano di 47 anni, è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione
Condannato il badante che era assente al momento della caduta dal letto di Elio Santini, ottantaquattro anni, morto una settimana dopo in ospedale. Carlos Vinicio Moreno Pallmay, ecuadoriano di 47 anni, è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione. L’accusa è di abbandono di persona incapace. La sentenza è stata emessa dalla prima Corte d’assise d’appello di Roma, i cui giudici hanno parzialmente riformato la condanna a quattro anni di reclusione che era stata pronunciata nel marzo dello scorso anno dalla terza Corte d’assise capitolina.
Pallmay era stato incaricato dai familiari dell’uomo di accudire tutto il giorno Elio Santini, 84enne affetto da Alzheimer e Parkinson. Accadde, però, che nell’agosto 2014 decise senza avvisare nessuno di allontanarsi da casa e di fare ritorno dopo poco più di un’ora. Un’assenza costata cara e fatale. E tutto ciò, pur consapevole dello stato di salute dell’anziano, il quale doveva essere costantemente monitorato, ancor più dopo che qualche tempo prima fu trovato da solo a vagare in stato d’incoscienza. Santini, nella circostanza incriminata, cadde dal letto in maniera violenta, l’impatto a terra gli provocò la rottura del bacino. Una settimana dopo morì in ospedale per una brutta infezione polmonare.
Leggi anche –> Carnevale di Viareggio, carristi uniti contro Salvini: ecco cosa è successo
Leggi anche –> Tanti gli indagati a piede libero nell’inchiesta per associazione a delinquere
La condanna in appello è stata parzialmente rivista
Moreno fu mandato a giudizio per abbandono d’incapace, ma la pena nei suoi confronti fu mitigata dal mancato riconoscimento dell’aumento di pena in caso di morte derivata dall’abbandono stesso. Oggi, confermato in appello l’impianto accusatorio, ma con una parziale riforma della sentenza che ha stabilito la condanna in due anni e mezzo di reclusione.
L’uomo si era allontanato colpevolmente dall’abitazione in un giorno di agosto del 2014. L’assenza del 47 enne Moreno – quantificata in aula in circa un’ora di tempo – è costata cara al badante. Ed è bastata a confermare la condanna, seppur in maniera ridotta rispetto a quanto stabilito in primo grado nel marzo del 2019.